Sul tema della sicurezza sul lavoro, tema centrale dall’azione sindacale confederale dell’UGL – dichiara Giovanni Condorelli (nella foto), Segretario Generale UGL SICILIA - l’opera di sensibilizzazione per smuovere le coscienze dei tanti soggetti deputatati a garantire condizioni lavorative sicure non è più sufficiente, la sicurezza sul lavoro ha assunto dimensione di emergenza nazionale per l’entità delle perdite umane riscontrate e per le misure di prevenzione e vigilanza da attuare.
Secondo l’UGL - prosegue Condorelli – il coordinamento tra tutti gli enti e le istituzioni preposte alla vigilanza, conseguenza del disposto dell’art.117 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale del 18 ottobre 2001, che ha inserito la materia della “Tutela e sicurezza del lavoro” tra quelle “di legislazione concorrente” tra Stato e Regioni, è complesso e di difficile attuazione; ed ha causato carenze operative, difformità di attuazioni, lentezze procedurali, nonché ritardi e inefficienze.
In tal senso – sottolinea Condorelli – l’UGL ha avviato una petizione popolare su tutto il territorio nazionale e presso tutti i luoghi di lavoro, ai sensi dell’art.50 della Costituzione, finalizzata alla predisposizione di una apposita proposta di legge costituzionale che preveda l’annullamento delle disposizioni di cui al comma 3 dell’art.117 della Costituzione, nella parte che concerne la tutela e sicurezza del lavoro ed il contestuale inserimento del comma 2, come materia riservata alla legislazione esclusiva dello Stato.
L’obiettivo ricercato dall’UGL, su un tema così scottante – conclude Condorelli – è quello di garantire unità e centralità di legislazione, organizzazione e controllo su una materia così delicata e dalle conseguenze per i lavoratori e le famiglie, a causa dell’entità delle perdite umane riscontrate anche in Sicilia nell’ultimo periodo.
Secondo l’UGL - prosegue Condorelli – il coordinamento tra tutti gli enti e le istituzioni preposte alla vigilanza, conseguenza del disposto dell’art.117 della Costituzione come modificato dalla legge costituzionale del 18 ottobre 2001, che ha inserito la materia della “Tutela e sicurezza del lavoro” tra quelle “di legislazione concorrente” tra Stato e Regioni, è complesso e di difficile attuazione; ed ha causato carenze operative, difformità di attuazioni, lentezze procedurali, nonché ritardi e inefficienze.
In tal senso – sottolinea Condorelli – l’UGL ha avviato una petizione popolare su tutto il territorio nazionale e presso tutti i luoghi di lavoro, ai sensi dell’art.50 della Costituzione, finalizzata alla predisposizione di una apposita proposta di legge costituzionale che preveda l’annullamento delle disposizioni di cui al comma 3 dell’art.117 della Costituzione, nella parte che concerne la tutela e sicurezza del lavoro ed il contestuale inserimento del comma 2, come materia riservata alla legislazione esclusiva dello Stato.
L’obiettivo ricercato dall’UGL, su un tema così scottante – conclude Condorelli – è quello di garantire unità e centralità di legislazione, organizzazione e controllo su una materia così delicata e dalle conseguenze per i lavoratori e le famiglie, a causa dell’entità delle perdite umane riscontrate anche in Sicilia nell’ultimo periodo.
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