“E’ allarme carceri in Sicilia, poiché è stata superata la massima tollerabilità ricettiva nelle prigioni, raggiungendo circa 7.000 presenti all’alba di oggi, contro una capienza limite di 5.850 posti, ed il fatto a breve genererà con la gravissima carenza di poliziotti penitenziari, l’esplodere dell’ingovernabilità assoluta”.
Con queste durissime dichiarazioni tutte le OO.SS. della Polizia penitenziaria hanno inoltrato una pesantissima nota al Ministro Alfano, al Capo del Dipartimento Ionta e al Direttore Generale del Personale De Pascalis.
“Il Provveditore della Sicilia, Orazio Faramo” – affermano le OO.SS. regionali – “in più occasioni non ha esitato a dichiarare di essere seriamente preoccupato per la situazione (ha alzato bandiera bianca…..!?) di fronte alle richieste di maggiore sicurezza e tutela dei lavoratori” , ma purtroppo, incalzano i sindacati, “i politici di entrambi gli schieramenti, oggi non si rendono conto della gravità assoluta. Ci rivolgiamo principalmente all’On. Ministro della Giustizia Angelino ALFANO il quale al suo esordio non ha esitato a definire i Poliziotti penitenziari i miei uomini, ma che tali non possono essere più definiti, visto il trattamento riservato!!
Come può essersi dimenticato di Noi? -
“Oppure non conosce la reale situazione, preso da tutt’altri impegni?”
I poliziotti penitenziari amministrati sono 4634; quelli previsti da un decreto del 2001 segnava un numero pari a 4920 unità (quindi oggi mancano 286 unità);
1. servizi di tutela e scorta a personalità Governative, Dipartimentali e della Magistratura, 150 unità;
2. Casa Circondariale di Marsala e Scuola di Formazione di San Pietro Clarenza non previsti nella pianta organica, assorbono 80 unità, ed ulteriori 80 unità di imminenti pensionamenti!
Per le organizzazioni sindacali mancano all’appello quasi 600 unità!!
Dichiarano le sigle CGIL- CISL- UIL- SAPPE – OSAPP - USPP/UGL – CNPP-“che con questi dati è impensabile assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno delle carceri siciliane, nelle traduzioni e financo nelle scorte, il che significa pochissima vigilanza con il rischio di una recrudescenza delle sommosse e/o evasioni, e pochissimo controllo all’interno delle carceri, in barba al tanto decantato impegno del governo contro tutte le mafie!”
Al Ministro ed al Capo del Dap, vogliamo dire che la “criminalità si combatte mettendo in condizione la Polizia penitenziaria di fare il proprio lavoro, e non come sta avvenendo ora! E hanno il coraggio di sventolare l’apertura di nuovi penitenziari?”
Pertanto, visto che oramai i colleghi della Sicilia, non avendo più assicurato riposi e congedi ed espletando servizio per oltre 8 ore al giorno sino alle 12 per le traduzioni, rischiano la pelle ogni giorno per garantire il servizio allo Stato, le sigle scriventi comunicano lo stato di agitazione, con proteste da calendarizzare in tutte le province siciliane, con ulteriori sit-in da organizzare a Palermo ed a Roma, chiedendo un urgentissimo incontro al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, alla presenza del Ministro Alfano, per cercare di porre rimedio alla situazione testé segnalata.
SAPPE OSAPP CISL FP UILPA CGIL FP USPP/UGL CNPP SIAPPE
Con queste durissime dichiarazioni tutte le OO.SS. della Polizia penitenziaria hanno inoltrato una pesantissima nota al Ministro Alfano, al Capo del Dipartimento Ionta e al Direttore Generale del Personale De Pascalis.
“Il Provveditore della Sicilia, Orazio Faramo” – affermano le OO.SS. regionali – “in più occasioni non ha esitato a dichiarare di essere seriamente preoccupato per la situazione (ha alzato bandiera bianca…..!?) di fronte alle richieste di maggiore sicurezza e tutela dei lavoratori” , ma purtroppo, incalzano i sindacati, “i politici di entrambi gli schieramenti, oggi non si rendono conto della gravità assoluta. Ci rivolgiamo principalmente all’On. Ministro della Giustizia Angelino ALFANO il quale al suo esordio non ha esitato a definire i Poliziotti penitenziari i miei uomini, ma che tali non possono essere più definiti, visto il trattamento riservato!!
Come può essersi dimenticato di Noi? -
“Oppure non conosce la reale situazione, preso da tutt’altri impegni?”
I poliziotti penitenziari amministrati sono 4634; quelli previsti da un decreto del 2001 segnava un numero pari a 4920 unità (quindi oggi mancano 286 unità);
1. servizi di tutela e scorta a personalità Governative, Dipartimentali e della Magistratura, 150 unità;
2. Casa Circondariale di Marsala e Scuola di Formazione di San Pietro Clarenza non previsti nella pianta organica, assorbono 80 unità, ed ulteriori 80 unità di imminenti pensionamenti!
Per le organizzazioni sindacali mancano all’appello quasi 600 unità!!
Dichiarano le sigle CGIL- CISL- UIL- SAPPE – OSAPP - USPP/UGL – CNPP-“che con questi dati è impensabile assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno delle carceri siciliane, nelle traduzioni e financo nelle scorte, il che significa pochissima vigilanza con il rischio di una recrudescenza delle sommosse e/o evasioni, e pochissimo controllo all’interno delle carceri, in barba al tanto decantato impegno del governo contro tutte le mafie!”
Al Ministro ed al Capo del Dap, vogliamo dire che la “criminalità si combatte mettendo in condizione la Polizia penitenziaria di fare il proprio lavoro, e non come sta avvenendo ora! E hanno il coraggio di sventolare l’apertura di nuovi penitenziari?”
Pertanto, visto che oramai i colleghi della Sicilia, non avendo più assicurato riposi e congedi ed espletando servizio per oltre 8 ore al giorno sino alle 12 per le traduzioni, rischiano la pelle ogni giorno per garantire il servizio allo Stato, le sigle scriventi comunicano lo stato di agitazione, con proteste da calendarizzare in tutte le province siciliane, con ulteriori sit-in da organizzare a Palermo ed a Roma, chiedendo un urgentissimo incontro al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, alla presenza del Ministro Alfano, per cercare di porre rimedio alla situazione testé segnalata.
SAPPE OSAPP CISL FP UILPA CGIL FP USPP/UGL CNPP SIAPPE
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