"La vertenza ST/Numonyx è arrivata al suo punto di svolta, poiché le informazioni sull'abbandono definitivo del progetto M6 e l'andamento della zoppicante Numonyx aprono uno scenario inquietante sul futuro occupazionale di migliaia di lavoratori siciliani", atteso che St rappresenta l’unica realtà industriale di consistente livello occupazionale, ubicata nel territorio della Triscele.
Considerata la straordinarietà della crisi – dichiara Luca Vecchio, Segretario UGL metalmeccanici in Sicilia – caratterizzata dalla mancanza di visibilità sulla durata della stessa, dal fatto che questa congiuntura mondiale coinvolge tutti i settori, dall’allargamento della forbice tra il povero ed il ricco, gli obiettivi almeno per quello che riguarda l’UGL sono tre. Tutelare l’occupazione il reddito e far rispettare le regole poste a governo delle relazioni industriali, soprattutto di fronte ad eventi delicati che si presentano in un contesto di recessione internazionale.
E’ stata una vittoria di Ugl - continua Vecchio – quella di trovare l’intesa con l’azienda sulle ferie forzate per il primo trimestre, evitando lo spauracchio della CIGS in deroga per un anno. Occorre, in tal senso, che al sacrificio partecipino tutti a tutti livelli, non solo gli operai ma anche i dirigenti attraverso, per esempio, la sospensione dei benefits.
Secondo il Segretario generale UGL Sicilia Giovanni Condorelli "non esiste né per St né per Numonyx un piano industriale che dia prospettive credibili ai 4.500 occupati ed alle centinaia di maestranze che trovano fonte di reddito nell’indotto. Chiediamo alle Istituzioni e ai parlamentari un confronto serrato ed urgente, al fine di attivare percorsi di immediato intervento nei confronti del governo nazionale, il quale assolve una duplice funzione: azionista di controllo di ST ed erogatore di finanziamenti allo sviluppo per gli investimenti della stessa. Sono infatti in gioco, con la ST e la Numonyx, le ragioni del futuro non solo produttivo ma, anche e soprattutto, dell’industria microelettronica.
Considerata la straordinarietà della crisi – dichiara Luca Vecchio, Segretario UGL metalmeccanici in Sicilia – caratterizzata dalla mancanza di visibilità sulla durata della stessa, dal fatto che questa congiuntura mondiale coinvolge tutti i settori, dall’allargamento della forbice tra il povero ed il ricco, gli obiettivi almeno per quello che riguarda l’UGL sono tre. Tutelare l’occupazione il reddito e far rispettare le regole poste a governo delle relazioni industriali, soprattutto di fronte ad eventi delicati che si presentano in un contesto di recessione internazionale.
E’ stata una vittoria di Ugl - continua Vecchio – quella di trovare l’intesa con l’azienda sulle ferie forzate per il primo trimestre, evitando lo spauracchio della CIGS in deroga per un anno. Occorre, in tal senso, che al sacrificio partecipino tutti a tutti livelli, non solo gli operai ma anche i dirigenti attraverso, per esempio, la sospensione dei benefits.
Secondo il Segretario generale UGL Sicilia Giovanni Condorelli "non esiste né per St né per Numonyx un piano industriale che dia prospettive credibili ai 4.500 occupati ed alle centinaia di maestranze che trovano fonte di reddito nell’indotto. Chiediamo alle Istituzioni e ai parlamentari un confronto serrato ed urgente, al fine di attivare percorsi di immediato intervento nei confronti del governo nazionale, il quale assolve una duplice funzione: azionista di controllo di ST ed erogatore di finanziamenti allo sviluppo per gli investimenti della stessa. Sono infatti in gioco, con la ST e la Numonyx, le ragioni del futuro non solo produttivo ma, anche e soprattutto, dell’industria microelettronica.
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