E’ noto che la giurisprudenza italiana ha affrontato la questione mobbing, sia pure tardivamente. Si può, comunque, pacificamente affermare che la norma applicata con maggiore frequenza è quella di cui all’art. 2103 c.c.
Essa impone al datore di lavoro di destinare il lavoratore a mansioni confacenti alla sua qualifica professionale, salvo il caso di destinazione a mansioni superiori.
Infatti, una delle condotte mobbizzanti più usate dal mobber o dai mobbers è proprio la sottoutilizzazione del lavoratore dipendente, in relazione alle sue mansioni previste giuridicamente.
Da ciò può scaturire il danno esistenziale, definito come la violazione del diritto alla qualità della vita ed alla libera estrinsecazione della personalità, con modificazioni peggiorative nella sfera personale del soggetto leso.
Accade non di rado, fra l’altro, che le Aziende non prendano posizione allo scopo di dirimere il conflitto ed ottenere, quindi, una risoluzione del dissenso ,comunque, posto in essere dalle parti. Ovverosia, talora, accade che alcuni quadri dirigenziali, presenti in Azienda, pur potendo intervenire, preferiscono la strada dell’omissione.
Infatti, vi sono stati casi di mobbing la cui conoscenza era palese a diversi componenti dell’ufficio e/o azienda.
L’altra condotta, troppo spesso posta in essere, dai mobbers, è riferita all’illegittima irrogazione di sanzioni disciplinari. In ogni caso, qualunque siano le pratiche vessatorie, discriminatorie e persecutorie del mobbing, il problema principale è costituito dalla incapacità a difendersi dei lavoratori, i quali si sentono sottoposti agli altri in un quadro di relazioni intersoggettive e d’insieme, come quello che si realizza e concretizza in Azienda.
A tal proposito si raccomanda, in modo pedissequo e reiterato, di rivolgersi sempre, con l’insorgere dei primi segnali mobbizzanti, agli uffici interessati, siano essi all’interno delle Organizzazioni Sindacali, siano essi all’interno degli Uffici Centrali, sotto forma di sportelli d’ascolto.
Giova, quindi, rammentare che Giovanni Condorelli Segretario Generale UGL Sicilia ha istituito un Ufficio Mobbing che ha affidato a Dario Calcara cui è possibile rivolgersi in qualsiasi momento contattando gli uffici della URL.
Il Coord. Regionale Mobbing UGL Sicilia
Essa impone al datore di lavoro di destinare il lavoratore a mansioni confacenti alla sua qualifica professionale, salvo il caso di destinazione a mansioni superiori.
Infatti, una delle condotte mobbizzanti più usate dal mobber o dai mobbers è proprio la sottoutilizzazione del lavoratore dipendente, in relazione alle sue mansioni previste giuridicamente.
Da ciò può scaturire il danno esistenziale, definito come la violazione del diritto alla qualità della vita ed alla libera estrinsecazione della personalità, con modificazioni peggiorative nella sfera personale del soggetto leso.
Accade non di rado, fra l’altro, che le Aziende non prendano posizione allo scopo di dirimere il conflitto ed ottenere, quindi, una risoluzione del dissenso ,comunque, posto in essere dalle parti. Ovverosia, talora, accade che alcuni quadri dirigenziali, presenti in Azienda, pur potendo intervenire, preferiscono la strada dell’omissione.
Infatti, vi sono stati casi di mobbing la cui conoscenza era palese a diversi componenti dell’ufficio e/o azienda.
L’altra condotta, troppo spesso posta in essere, dai mobbers, è riferita all’illegittima irrogazione di sanzioni disciplinari. In ogni caso, qualunque siano le pratiche vessatorie, discriminatorie e persecutorie del mobbing, il problema principale è costituito dalla incapacità a difendersi dei lavoratori, i quali si sentono sottoposti agli altri in un quadro di relazioni intersoggettive e d’insieme, come quello che si realizza e concretizza in Azienda.
A tal proposito si raccomanda, in modo pedissequo e reiterato, di rivolgersi sempre, con l’insorgere dei primi segnali mobbizzanti, agli uffici interessati, siano essi all’interno delle Organizzazioni Sindacali, siano essi all’interno degli Uffici Centrali, sotto forma di sportelli d’ascolto.
Giova, quindi, rammentare che Giovanni Condorelli Segretario Generale UGL Sicilia ha istituito un Ufficio Mobbing che ha affidato a Dario Calcara cui è possibile rivolgersi in qualsiasi momento contattando gli uffici della URL.
Il Coord. Regionale Mobbing UGL Sicilia
( Dario Calcara - nella foto )
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