Lanciata in data 24.02.2009 la proposta di un Patto per il rilancio dell’economia siciliana nel corso di un incontro, presso il Rettorato dell’Università KORE di Enna, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali Confederali.
Il Rettore, dott. Salvo Andò, ha delineato i contenuti di un moderno approccio al mondo del lavoro attraverso l’utilizzo della leva formativa, concentrando l’attenzione sul ruolo qualificante delle Università nello scenari della formazione professionale in Sicilia.
Ugl Sicilia ha partecipato all’incontro con una delegazione composta da Franco Fasola e Giuseppe Messina.
Per Ugl Sicilia - dichiara Giuseppe Messina – occorre qualificare la spesa in Formazione Professionale finalizzandola alle nuove necessità emerse con la crisi globale del sistema capitalistico che sta spingendo sempre più le imprese al margine dei profitti con consequenziali processi di fuoriuscita dei lavoratori dal sistema produttivo.
Occorre – conclude il sindacalista – modernizzare il Sistema dell’erogazione della formazione Professionale, cercando di spendere al meglio i 2 miliardi di Euro che l’UE ha stanziato per il periodo 2007/2013. In tal senso, diviene indispensabile dare una accelerazione ai meccanismi di spesa dei Fondi strutturali e riformare la Formazione Profesionale.
Per Giovanni Condorelli (nella foto) - Segretario Generale UGL SICILIA – le Università dovranno costituire il vertice di un sistema della formazione professionale che punti alla qualità ed alla eccellenza. Occorre che tutti gli attori che orbitano nel Sistema della F.P. siciliano facciano la loro parte; ed in tal senso al mondo accademico occorre riconoscere il ruolo primario nella formazione post diploma e post universitaria, puntando alla ricerca applicata, all’innovazione ed all’eccellenza della Formazione, in sinergia con il mondo datoriale ed in accordo con le OO.SS. al fine di rigenerare, con lavoratori qualificati, nuove opportunità di “fare impresa” per alimentare i livelli di occupazione. La Sicilia registra il 15% dei disoccupati, cifra che non può più permettersi se vuole garantire un equilibrio economico-sociale.
In tal senso – conclude Condorelli – occorre che il Governo Regionale indichi il percorso più corretto per attivare percorso formativi da indirizzare ai tanti lavoratori che saranno avviati alla Cassa integrazione in deroga, strumento che prevede già la componente formativa per la riqualificazione dell’addetto. Un Patto tra Datoriali, OO.SS. ed Università se pensato nella direzione da UGL SICILIA tracciata, non potrà che essere sottoscritto dalla nostra O.S.
Il Rettore, dott. Salvo Andò, ha delineato i contenuti di un moderno approccio al mondo del lavoro attraverso l’utilizzo della leva formativa, concentrando l’attenzione sul ruolo qualificante delle Università nello scenari della formazione professionale in Sicilia.
Ugl Sicilia ha partecipato all’incontro con una delegazione composta da Franco Fasola e Giuseppe Messina.
Per Ugl Sicilia - dichiara Giuseppe Messina – occorre qualificare la spesa in Formazione Professionale finalizzandola alle nuove necessità emerse con la crisi globale del sistema capitalistico che sta spingendo sempre più le imprese al margine dei profitti con consequenziali processi di fuoriuscita dei lavoratori dal sistema produttivo.
Occorre – conclude il sindacalista – modernizzare il Sistema dell’erogazione della formazione Professionale, cercando di spendere al meglio i 2 miliardi di Euro che l’UE ha stanziato per il periodo 2007/2013. In tal senso, diviene indispensabile dare una accelerazione ai meccanismi di spesa dei Fondi strutturali e riformare la Formazione Profesionale.
Per Giovanni Condorelli (nella foto) - Segretario Generale UGL SICILIA – le Università dovranno costituire il vertice di un sistema della formazione professionale che punti alla qualità ed alla eccellenza. Occorre che tutti gli attori che orbitano nel Sistema della F.P. siciliano facciano la loro parte; ed in tal senso al mondo accademico occorre riconoscere il ruolo primario nella formazione post diploma e post universitaria, puntando alla ricerca applicata, all’innovazione ed all’eccellenza della Formazione, in sinergia con il mondo datoriale ed in accordo con le OO.SS. al fine di rigenerare, con lavoratori qualificati, nuove opportunità di “fare impresa” per alimentare i livelli di occupazione. La Sicilia registra il 15% dei disoccupati, cifra che non può più permettersi se vuole garantire un equilibrio economico-sociale.
In tal senso – conclude Condorelli – occorre che il Governo Regionale indichi il percorso più corretto per attivare percorso formativi da indirizzare ai tanti lavoratori che saranno avviati alla Cassa integrazione in deroga, strumento che prevede già la componente formativa per la riqualificazione dell’addetto. Un Patto tra Datoriali, OO.SS. ed Università se pensato nella direzione da UGL SICILIA tracciata, non potrà che essere sottoscritto dalla nostra O.S.
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