Soddisfazione esprime Giovanni Condorelli (nella foto), Segretario Generale UGL SICILIA per il varo del piano per complessivi 17,8 miliardi di euro, di cui 16,6 miliardi alle grandi opere e 1,2 miliardi di euro per l'edilizia scolastica, da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).
Lo stanziamento di 1.300 milioni di euro per l’avvio dei lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina – chiosa Condorelli - è il riconoscimento della battaglia in favore della grande opera infrastrutturale portata avanti da UGL nei mesi scorsi, anche attraverso una grande manifestazione nazionale, che porterà migliaia di nuovi posti di lavoro, nei cui cantieri auspichiamo siano rispettate le norme sulla sicurezza.
Il provvedimento non soddisfa pienamente UGL Sicilia – prosegue il Segretario Generale – ci aspettavamo di più dall’utilizzo delle risorse del FAS destinate al Sud. Il provvedimento non prevede investimenti per l’asse ferroviario e per potenziare la rete stradale siciliana, se si fa accezione per la Agrigento/Caltanissetta e per le aree metropolitane di Catania e Palermo. Per chi sceglie di utilizzare il treno da Catania per raggiungere il capoluogo regionale – conclude Condorelli - deve sopportare 5 ore di treno per coprire il percorso. Il rilancio della Sicilia e della sua economia non possono prescindere da un sistema di infrastrutture moderno, innovativo che passi dall’alta velocità e da un sistema stradale, autostradale e portuale efficace ed efficiente.
Lo stanziamento di 1.300 milioni di euro per l’avvio dei lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina – chiosa Condorelli - è il riconoscimento della battaglia in favore della grande opera infrastrutturale portata avanti da UGL nei mesi scorsi, anche attraverso una grande manifestazione nazionale, che porterà migliaia di nuovi posti di lavoro, nei cui cantieri auspichiamo siano rispettate le norme sulla sicurezza.
Il provvedimento non soddisfa pienamente UGL Sicilia – prosegue il Segretario Generale – ci aspettavamo di più dall’utilizzo delle risorse del FAS destinate al Sud. Il provvedimento non prevede investimenti per l’asse ferroviario e per potenziare la rete stradale siciliana, se si fa accezione per la Agrigento/Caltanissetta e per le aree metropolitane di Catania e Palermo. Per chi sceglie di utilizzare il treno da Catania per raggiungere il capoluogo regionale – conclude Condorelli - deve sopportare 5 ore di treno per coprire il percorso. Il rilancio della Sicilia e della sua economia non possono prescindere da un sistema di infrastrutture moderno, innovativo che passi dall’alta velocità e da un sistema stradale, autostradale e portuale efficace ed efficiente.
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