La querelle dei giorni scorsi intorno al comparto della formazione professionale in Sicilia non giova alla credibilità del sistema nel suo complesso, danneggiando la professionalità dei circa 9.000 operatori che quotidianamente compiono il proprio dovere contrattuale presentandosi nel Centri formativi, seppur in assenza di retribuzioni da 3 mesi e in alcuni casi da oltre sei.
Lo dichiara Giovanni Condorelli, Segretario Generale UGL SICILIA; lo sforzo prodotto nei mesi scorsi dall’Assessore regionale Carmelo Incardona, per quadrare il cerchio e garantire la ripresa delle attività relative al 2009, va senza dubbio apprezzato e condiviso – prosegue - per lo spirito con il quale ha gestito l’intera materia, cercando sempre e comunque la concertazione con le Associazioni datoriali e con le Organizzazioni Sindacali Confederali. Lo sblocco degli stipendi dei lavoratori del comparto, il riordino del settore, il miglioramento della qualità degli interventi formativi, attraverso il coinvolgimento degli Enti gestori storici e con il potenziamento delle loro strutture di coordinamento regionale, la copertura finanziaria al complessivo piano degli interventi, lo sblocco dei bandi di cui al FSE, sono solo alcune delle questioni poste al tavolo – prosegue Condorelli – che sono state sviscerate determinandone i percorsi più opportuni per individuare le adeguate soluzioni. L’irrigidimento di alcune Sigle Confederali – sottolinea il Segretario Generale - sono incomprensibili se calate al momento di profonda crisi che attraversa l’occupazione in Sicilia. Ugl Sicilia lancia un accorato appello alla unitarietà delle sigle sindacali confederali – conclude Condorelli – al fine di garantire il supporto vitale in questa delicata fase all’azione del Governo regionale indirizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro, senza steccati e preconcetti, per sbloccare il Piano di offerta formativa e supportare l’Assessore Incardona nel definire le linee strategiche per il rilancio della formazione professionale e del mercato del lavoro, anche attraverso percorsi di riqualificazione dei lavoratori che saranno destinatari di ammortizzatori sociali in deroga. In tal senso va letta l’assegnazione, nei scorsi giorni, dei primi 10 milioni di euro ottenuta da Incardona per contrastare la crisi e supportare i redditi dei lavoratori siciliani.
Lo dichiara Giovanni Condorelli, Segretario Generale UGL SICILIA; lo sforzo prodotto nei mesi scorsi dall’Assessore regionale Carmelo Incardona, per quadrare il cerchio e garantire la ripresa delle attività relative al 2009, va senza dubbio apprezzato e condiviso – prosegue - per lo spirito con il quale ha gestito l’intera materia, cercando sempre e comunque la concertazione con le Associazioni datoriali e con le Organizzazioni Sindacali Confederali. Lo sblocco degli stipendi dei lavoratori del comparto, il riordino del settore, il miglioramento della qualità degli interventi formativi, attraverso il coinvolgimento degli Enti gestori storici e con il potenziamento delle loro strutture di coordinamento regionale, la copertura finanziaria al complessivo piano degli interventi, lo sblocco dei bandi di cui al FSE, sono solo alcune delle questioni poste al tavolo – prosegue Condorelli – che sono state sviscerate determinandone i percorsi più opportuni per individuare le adeguate soluzioni. L’irrigidimento di alcune Sigle Confederali – sottolinea il Segretario Generale - sono incomprensibili se calate al momento di profonda crisi che attraversa l’occupazione in Sicilia. Ugl Sicilia lancia un accorato appello alla unitarietà delle sigle sindacali confederali – conclude Condorelli – al fine di garantire il supporto vitale in questa delicata fase all’azione del Governo regionale indirizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro, senza steccati e preconcetti, per sbloccare il Piano di offerta formativa e supportare l’Assessore Incardona nel definire le linee strategiche per il rilancio della formazione professionale e del mercato del lavoro, anche attraverso percorsi di riqualificazione dei lavoratori che saranno destinatari di ammortizzatori sociali in deroga. In tal senso va letta l’assegnazione, nei scorsi giorni, dei primi 10 milioni di euro ottenuta da Incardona per contrastare la crisi e supportare i redditi dei lavoratori siciliani.
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