Sulla vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese Ugl Sicilia chiede chiarezza alle istituzioni nazionali e regionali per definire il futuro dei 2.500 dipendenti siciliani, da troppo tempo illusi di un lavoro stabile e duraturo. Per Giovanni Condorelli – Segretario Generale – la trattativa tra Opel e Fiat che prevederebbe l’acquisizione del marchio operante in Germania, non può e non deve danneggiare i lavoratori di Termini Imerese, la Sicilia sta pagando un prezzo altissimo per le migliaia di posti di lavoro messi a rischio dalla crisi. L’internazionalizzazione della Fiat può rappresentare una scelta strategica di rilancio dell’intero settore industriale italiano a condizione che il piano aziendale contempli il rilancio dello stabilimento siciliano. In un recente confronto con la nostra O.S. il Presidente Lombardo ha fornito rassicurazioni circa le intenzioni del Governo regionale intorno al futuro dello stabilimento di Termini Imerese ed all’impegno di dotare l’area industriale delle infrastrutture necessarie per il rilancio del sito produttivo. In tal senso abbiamo chiesto al Presidente Lombardo la convocazione formale di un tavolo istituzionale.
Il diritto al lavoro rappresenta per il nostro territorio, prosegue Condorelli, il problema principale e non possiamo ammettere che le possibilità di occupazione invece di espandersi e consolidarsi vadano diminuendo. Si tratta di lavoratori che hanno una forte professionalità, grande capacità di impegno e che hanno contribuito a sostenere la Fiat in momenti difficili, facendo di Termini imerese un punto di riferimento importante per il tessuto produttivo isolano, meritano quindi pienissimo sostegno e grande solidarietà, la stessa che va riconosciuta ai lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Abbiamo ottenuto rassicurazioni dalla nostra Confederazione Generale di Roma - conclude Condorelli – la quale ha già sensibilizzato il Governo nazionale affinchè mantenga l’impegno di rilanciare gli stabilimenti Fiat del Sud Italia attraverso un piano industriale che valorizzi le professionalità campane come quelle siciliane.
Il diritto al lavoro rappresenta per il nostro territorio, prosegue Condorelli, il problema principale e non possiamo ammettere che le possibilità di occupazione invece di espandersi e consolidarsi vadano diminuendo. Si tratta di lavoratori che hanno una forte professionalità, grande capacità di impegno e che hanno contribuito a sostenere la Fiat in momenti difficili, facendo di Termini imerese un punto di riferimento importante per il tessuto produttivo isolano, meritano quindi pienissimo sostegno e grande solidarietà, la stessa che va riconosciuta ai lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Abbiamo ottenuto rassicurazioni dalla nostra Confederazione Generale di Roma - conclude Condorelli – la quale ha già sensibilizzato il Governo nazionale affinchè mantenga l’impegno di rilanciare gli stabilimenti Fiat del Sud Italia attraverso un piano industriale che valorizzi le professionalità campane come quelle siciliane.
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