“Stato di agitazione dell’Ugl Trasporti settore marittimo e portuale e sciopero di 24 ore a partire da oggi a livello regionale dopo l’ennesimo incidente mortale ai danni di un lavoratore marittimo”.
Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Mare Pasquale Mennella, esprimendo il cordoglio del sindacato alla famiglia di Francesco Vitiello, deceduto in mattinata a bordo di una nave della Snav nel porto di Palermo, mentre svolgeva il proprio lavoro.
“Preoccupano fortemente gli eccessivi ritmi di lavoro a cui sono sottoposti i marittimi per fronteggiare una competitività esasperata, che si sta imponendo nel settore a causa della velocizzazione dei tempi di arrivo, partenza, carico e scarico, manifestandosi con maggiore incidenza soprattutto in alta stagione. In attesa degli esiti dell’inchiesta aperta sull’incidente – aggiunge – chiediamo un’ulteriore verifica e accelerazione dell’iter del Testo Unico sulla sicurezza e della riforma della legge 84/94 nelle parti relative alla tutela e sicurezza dei lavoratori portuali. Nonché il riconoscimento del lavoro marittimo quale ‘lavoro usurante’, questione più volte posta e non ancora affrontata adeguatamente dalle istituzioni”.
Sono costernato per l’ennesima tragedia che ha colpito i lavoratori - dichiara Giovanni Condorelli – Segretario Regionale UGL SICILIA - e sono vicino alle famiglia dell’ operaio deceduto, ma non è più tempo di parole occorre intervenire con immediatezza non solo dal punto di vista normativo ma operativo.
Nessuno può sottrarsi dalla responsabilità, dalle Istituzioni ai sindacati dai datori di lavoro ai lavoratori, l’UGL SICILIA ha già avviato – conclude Condorelli - una campagna di sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro, partendo dalle scuole di ogni ordine e grado e promuovendo percorsi formativi per responsabili aziendali nei vari settori economici in applicazione del nuovo testo unico sulla sicurezza.
Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Mare Pasquale Mennella, esprimendo il cordoglio del sindacato alla famiglia di Francesco Vitiello, deceduto in mattinata a bordo di una nave della Snav nel porto di Palermo, mentre svolgeva il proprio lavoro.
“Preoccupano fortemente gli eccessivi ritmi di lavoro a cui sono sottoposti i marittimi per fronteggiare una competitività esasperata, che si sta imponendo nel settore a causa della velocizzazione dei tempi di arrivo, partenza, carico e scarico, manifestandosi con maggiore incidenza soprattutto in alta stagione. In attesa degli esiti dell’inchiesta aperta sull’incidente – aggiunge – chiediamo un’ulteriore verifica e accelerazione dell’iter del Testo Unico sulla sicurezza e della riforma della legge 84/94 nelle parti relative alla tutela e sicurezza dei lavoratori portuali. Nonché il riconoscimento del lavoro marittimo quale ‘lavoro usurante’, questione più volte posta e non ancora affrontata adeguatamente dalle istituzioni”.
Sono costernato per l’ennesima tragedia che ha colpito i lavoratori - dichiara Giovanni Condorelli – Segretario Regionale UGL SICILIA - e sono vicino alle famiglia dell’ operaio deceduto, ma non è più tempo di parole occorre intervenire con immediatezza non solo dal punto di vista normativo ma operativo.
Nessuno può sottrarsi dalla responsabilità, dalle Istituzioni ai sindacati dai datori di lavoro ai lavoratori, l’UGL SICILIA ha già avviato – conclude Condorelli - una campagna di sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro, partendo dalle scuole di ogni ordine e grado e promuovendo percorsi formativi per responsabili aziendali nei vari settori economici in applicazione del nuovo testo unico sulla sicurezza.
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