Chiesto all’assessore regionale all’agricoltura, Michele Cimino, lo stato dell’arte sulla attuazione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) in Sicilia. E’ quanto emerso dall’incontro del 19 ottobre u.s. presso la sede dell’assessorato regionale per l’agricoltura di Palermo.
Alla presenza del dott. Montana, Capo Segreteria Tecnica, di Pippo Giuliano, Esperto in politiche forestali e della dott.ssa Licata, la delegazione di Ugl Sicilia Agroalimentare, composta dal Segretario regionale Giuseppe Messina, dal Segretario provinciale di Agrigento, Antonino Mulè, nonché dal Segretario regionale Ugl Ministeriali Francesco Gagliano e dal Capo struttura di Ugl Sicilia, Franco Fasola, che ha portato i saluti del Segretario Generale Giovanni Condorelli, l’O.S. ha depositato alcune proposte sulle diverse questioni che caratterizzano il momento di crisi dell’intero settore. Non comprendiamo la deconcentrazione dell’Assessore Cimino – dichiara Giuseppe Messina – visto il delicato momento che attraversa l’agricoltura siciliana. Ugl Sicilia ha rappresentato agli interlocutori la necessità di avere risposte chiare e perentorie dall’assessore Cimino sulle questioni legate al settore, già condivise con il Presidente Lombardo lo scorso novembre 2008 a seguito della firma del documento strategico d’intesa sull’indirizzo politico-economico che tocca i temi del comparto agricolo-forestale e dell’agroalimentare in senso lato.Sulla attuazione delle strategie di sviluppo rurale attraverso un approccio sistemico e multisettoriale – prosegue Messina – ci attendiamo un cambio di marcia da parte di Cimino; per la nostra O.S. è indispensabile mettere tutto a sistema attraverso investimenti produttivi che creino profitto, autofinanziando il settore, creando un circolo virtuoso agro-forestale-turistico. La questione del precariato nel settore dei forestali, per esempio, va definita attraverso un modello di sviluppo socio-economico che attinga le risorse finanziarie dai fondi comunitari e dal FAS e che punti sulle capacità imprenditoriali e tecnico-professionali degli addetti, armonizzando il sistema in una logica di competitività e di sostenibilità. Peraltro, secondo uno studio del Fondo per l’Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), dieci milioni di nuovi “posti di lavoro verdi” possono essere creati investendo nella gestione sostenibile delle foreste. In seguito all’enorme perdita di posti di lavoro dovuta all’attuale crisi economica, la gestione sostenibile delle foreste potrebbe divenire un mezzo per creare milioni di posti di lavoro ‘verdi’, contribuendo pertanto a ridurre la povertà e a migliorare le condizioni ambientali. Per Antonino Mulè l’assessore Cimino deve chiarire come intende garantire gli impegni assunti nei riguardi degli addetti forestali sia intermini di arretrati contrattuali che di garanzia delle giornate di lavoro. Per Francesco Gagliano, infine, occorre puntare sulla effettiva attivazione degli strumenti di controllo sui luoghi di lavoro per attuare quanto disposto dal Decreto Leg.vo n.81/08 e dal Decreto Min. Lav. N.106/09, tema centrale nella settimana europea sulla sicurezza promossa dall’Ue dal 19/10 al 23/10.
Alla presenza del dott. Montana, Capo Segreteria Tecnica, di Pippo Giuliano, Esperto in politiche forestali e della dott.ssa Licata, la delegazione di Ugl Sicilia Agroalimentare, composta dal Segretario regionale Giuseppe Messina, dal Segretario provinciale di Agrigento, Antonino Mulè, nonché dal Segretario regionale Ugl Ministeriali Francesco Gagliano e dal Capo struttura di Ugl Sicilia, Franco Fasola, che ha portato i saluti del Segretario Generale Giovanni Condorelli, l’O.S. ha depositato alcune proposte sulle diverse questioni che caratterizzano il momento di crisi dell’intero settore. Non comprendiamo la deconcentrazione dell’Assessore Cimino – dichiara Giuseppe Messina – visto il delicato momento che attraversa l’agricoltura siciliana. Ugl Sicilia ha rappresentato agli interlocutori la necessità di avere risposte chiare e perentorie dall’assessore Cimino sulle questioni legate al settore, già condivise con il Presidente Lombardo lo scorso novembre 2008 a seguito della firma del documento strategico d’intesa sull’indirizzo politico-economico che tocca i temi del comparto agricolo-forestale e dell’agroalimentare in senso lato.Sulla attuazione delle strategie di sviluppo rurale attraverso un approccio sistemico e multisettoriale – prosegue Messina – ci attendiamo un cambio di marcia da parte di Cimino; per la nostra O.S. è indispensabile mettere tutto a sistema attraverso investimenti produttivi che creino profitto, autofinanziando il settore, creando un circolo virtuoso agro-forestale-turistico. La questione del precariato nel settore dei forestali, per esempio, va definita attraverso un modello di sviluppo socio-economico che attinga le risorse finanziarie dai fondi comunitari e dal FAS e che punti sulle capacità imprenditoriali e tecnico-professionali degli addetti, armonizzando il sistema in una logica di competitività e di sostenibilità. Peraltro, secondo uno studio del Fondo per l’Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), dieci milioni di nuovi “posti di lavoro verdi” possono essere creati investendo nella gestione sostenibile delle foreste. In seguito all’enorme perdita di posti di lavoro dovuta all’attuale crisi economica, la gestione sostenibile delle foreste potrebbe divenire un mezzo per creare milioni di posti di lavoro ‘verdi’, contribuendo pertanto a ridurre la povertà e a migliorare le condizioni ambientali. Per Antonino Mulè l’assessore Cimino deve chiarire come intende garantire gli impegni assunti nei riguardi degli addetti forestali sia intermini di arretrati contrattuali che di garanzia delle giornate di lavoro. Per Francesco Gagliano, infine, occorre puntare sulla effettiva attivazione degli strumenti di controllo sui luoghi di lavoro per attuare quanto disposto dal Decreto Leg.vo n.81/08 e dal Decreto Min. Lav. N.106/09, tema centrale nella settimana europea sulla sicurezza promossa dall’Ue dal 19/10 al 23/10.
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