La Regione Siciliana si dota dello strumento di pianificazione degli interventi finalizzati alla valorizzazione dei territori interessati dalle aree protette. E’ il risultato di una analisi interpretativa delle condizioni del territorio e delle caratteristiche di ciascuna riserva redatta dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali. Alla presenza del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, dell’assessore regionale per l’agricoltura, Michele Cimino, e del Dirigente generale Azienda Foreste Demaniali, Fulvio Bellomo e di diversi dirigenti generali ed operatori, il seminario ha affrontato le tematiche connesse al “Piano di Interpretazione del Sistema delle 32 Riserve Naturali della Regione Siciliana”. Al Convegno ha partecipato Ugl Agroalimentare Sicilia con il segretario regionale, Giuseppe Messina, accompagnato dal Capo Struttura di Ugl Sicilia, Franco Fasola.
Il precariato nel settore va azzerato mettendo in pratica i buoni propositi emersi nel seminario dello scorso 23 ottobre – dichiara Giuseppe Messina – occorre trasformare il bene naturale protetto da vincolo in risorsa, le aree protette dovranno divenire il volano di una “new green economy” attraverso la diversificazione delle attività, assicurando nuovi servizi altamente qualificati, dalle zone montane alle aree marine, in un Sistema unico che coniughi gli obiettivi di tutela e valorizzazione ambientale con quelli prettamente socio-economici delle popolazioni montane e marine, principali attori locali per la costruzione di un percorso progettuale condiviso. Sviluppo compatibile e duraturo per le popolazioni dei territorio interessati e certezza di una qualificata occupazione per il personale forestale, prosegue Messina, sono gli obiettivi di Ugl Agroalimentare Sicilia, il Piano di Interpretazione realizzato attraverso il Progetto PTTA, intervento n.85, dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana è il primo importante passo che il cambio di direzione e di velocità dell’Amministrazione regionale verso una strategia d’insieme, condivisa con gli attori locali e con le OO.SS.. Secondo Ugl Agroalimentare – conclude Messina – serve una gestione organica delle risorse ambientali su tutto il territorio regionale, attraverso la loro fruizione sostenibile, contribuendo al miglioramento delle condizioni di occupabilità del settore, anche giovanile, migliorando le condizioni di vita delle aree afferenti le singole riserve, garantendo al sistema quel volano economico per l’autosostentamento. In questa direzione, Ugl Agroalimentare Sicilia intende esplicare fino in fondo il proprio ruolo propositivo e di mediazione per contribuire al radicamento di un nuovo modello di gestione dell’ambiente protetto, volano di certezza occupazionale ma anche di nuove opportunità di lavoro e ricchezza per il territorio siciliano.
Il precariato nel settore va azzerato mettendo in pratica i buoni propositi emersi nel seminario dello scorso 23 ottobre – dichiara Giuseppe Messina – occorre trasformare il bene naturale protetto da vincolo in risorsa, le aree protette dovranno divenire il volano di una “new green economy” attraverso la diversificazione delle attività, assicurando nuovi servizi altamente qualificati, dalle zone montane alle aree marine, in un Sistema unico che coniughi gli obiettivi di tutela e valorizzazione ambientale con quelli prettamente socio-economici delle popolazioni montane e marine, principali attori locali per la costruzione di un percorso progettuale condiviso. Sviluppo compatibile e duraturo per le popolazioni dei territorio interessati e certezza di una qualificata occupazione per il personale forestale, prosegue Messina, sono gli obiettivi di Ugl Agroalimentare Sicilia, il Piano di Interpretazione realizzato attraverso il Progetto PTTA, intervento n.85, dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana è il primo importante passo che il cambio di direzione e di velocità dell’Amministrazione regionale verso una strategia d’insieme, condivisa con gli attori locali e con le OO.SS.. Secondo Ugl Agroalimentare – conclude Messina – serve una gestione organica delle risorse ambientali su tutto il territorio regionale, attraverso la loro fruizione sostenibile, contribuendo al miglioramento delle condizioni di occupabilità del settore, anche giovanile, migliorando le condizioni di vita delle aree afferenti le singole riserve, garantendo al sistema quel volano economico per l’autosostentamento. In questa direzione, Ugl Agroalimentare Sicilia intende esplicare fino in fondo il proprio ruolo propositivo e di mediazione per contribuire al radicamento di un nuovo modello di gestione dell’ambiente protetto, volano di certezza occupazionale ma anche di nuove opportunità di lavoro e ricchezza per il territorio siciliano.
Commenti