UGL E CGIL, CISL,UIL: FERMA POSIZIONE A TUTELLA DEI LAVORATORI PER UN REALE CONCONFRO CON L'AMMININISTRAZIONE REGIONALE
UGL e CGIL-CISL-UIL restano ferme nel chiedere che ci sia un confronto reale e costruttivo sui temi della riorganizzazione dell’amministrazione regionale e del disegno di legge che riguarda il personale: per questo è necessario che si avvii senza più indugi la concertazione come da richiesta del 13 u.s. e formalizzata all’assessore Armao.
Di fatto, l’assessore Armao, continuando a sostenere che può attivare solo la consultazione, restringe i margini di una discussione tenendo sostanzialmente fuori il sindacato dai processi decisionali che il governo regionale intende assumere.
In questa tesi, egli è sostenuto dai pareri del Segretario Generale, del Dirigente Generale del personale e dell’Avvocato Generale della Regione, benché, di fronte all’insistente richiesta da parte di tutte le OO.SS., abbia cercato una via di uscita annunciando un ulteriore parere nel merito da richiedere all’Aran Sicilia entro venerdì prossimo.
Ma, oltre a questo, segnaliamo un ulteriore elemento allarmante, scaturito dall’incontro di oggi e rappresentato dalla tesi con la quale Armao ha sostenuto l’immediata applicazione in Sicilia del decreto attuativo della legge 15/09 (cosiddetta legge Brunetta) che riporta sotto la potestà della legge una gran parte di materie fino ad oggi demandate alla contrattazione.
Questo conferma che la linea che il governo regionale intende perseguire è perfettamente coerente con quella seguita a livello nazionale di attacco alle prerogative sindacali, snaturando il ruolo delle relazioni sindacali e riportando le materie che riguardano il personale delle amministrazioni pubbliche sotto il diretto controllo della politica.
Con questi presupposti, i margini si assottigliano sempre di più e il confronto rischia di finire prima ancora di incominciare.
Sospettiamo che dietro questa strategia, che vedrebbe la riorganizzazione della Regione come una grande operazione di facciata, si nasconda la reale volontà di cambiare gli assetti di vertice della burocrazia regionale per essere più “aderenti” al nuovo quadro politico di governo.
Auspichiamo che nei prossimi giorni ci possa essere un’inversione di marcia da parte del governo regionale e che si torni a discutere nel merito tanto delle questioni che attengono la riorganizzazione quanto quelle che riguardano il personale.
FP CGIL
Abbinanti
CISL FP
Aiello
UIL FPL
Guadalupi
UGL
Lo Verso
Di fatto, l’assessore Armao, continuando a sostenere che può attivare solo la consultazione, restringe i margini di una discussione tenendo sostanzialmente fuori il sindacato dai processi decisionali che il governo regionale intende assumere.
In questa tesi, egli è sostenuto dai pareri del Segretario Generale, del Dirigente Generale del personale e dell’Avvocato Generale della Regione, benché, di fronte all’insistente richiesta da parte di tutte le OO.SS., abbia cercato una via di uscita annunciando un ulteriore parere nel merito da richiedere all’Aran Sicilia entro venerdì prossimo.
Ma, oltre a questo, segnaliamo un ulteriore elemento allarmante, scaturito dall’incontro di oggi e rappresentato dalla tesi con la quale Armao ha sostenuto l’immediata applicazione in Sicilia del decreto attuativo della legge 15/09 (cosiddetta legge Brunetta) che riporta sotto la potestà della legge una gran parte di materie fino ad oggi demandate alla contrattazione.
Questo conferma che la linea che il governo regionale intende perseguire è perfettamente coerente con quella seguita a livello nazionale di attacco alle prerogative sindacali, snaturando il ruolo delle relazioni sindacali e riportando le materie che riguardano il personale delle amministrazioni pubbliche sotto il diretto controllo della politica.
Con questi presupposti, i margini si assottigliano sempre di più e il confronto rischia di finire prima ancora di incominciare.
Sospettiamo che dietro questa strategia, che vedrebbe la riorganizzazione della Regione come una grande operazione di facciata, si nasconda la reale volontà di cambiare gli assetti di vertice della burocrazia regionale per essere più “aderenti” al nuovo quadro politico di governo.
Auspichiamo che nei prossimi giorni ci possa essere un’inversione di marcia da parte del governo regionale e che si torni a discutere nel merito tanto delle questioni che attengono la riorganizzazione quanto quelle che riguardano il personale.
FP CGIL
Abbinanti
CISL FP
Aiello
UIL FPL
Guadalupi
UGL
Lo Verso
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