La commissione per i diritti della donna e la parità di genere del Parlamento europeo ha adottato una proposta di risoluzione che invita all’adozione di un piano d’azione globale dell’UE e ad una politica comunitaria più coerente in materia di lotta contro la violenza alle donne. La commissione parlamentare invita gli Stati membri a riconoscere la violenza sessuale e lo stupro incluso quello che avviene nell’ambito di rapporti matrimoniali o anche intimi informali come un crimine e di garantire che come tali vengano automaticamente perseguiti. Le legislazioni e politiche nazionali dovrebbero essere migliorati grazie alla definizione, a livello nazionale, di piani d’azione globali in tale ambito. Dovrebbero inoltre essere presi dei provvedimenti per permettere alle donne vittime di violenza sessista e di tratta di far valere i propri diritti nell’UE. Stati membri e Commissione sono invitati ad impegnarsi con urgenza in un’azione concertata che comprenda la sensibilizzazione del pubblico e campagne di informazione sulla violenza domestica. Strategie miranti a modificare gli stereotipi sociali della donna dovrebbero essere condotti attraverso i media e l’istruzione. La proposta di risoluzione insiste anche sul rifiuto di riconoscere come circostanze attenuanti gli episodi riferibili a pratiche culturali o tradizioni che comunque rientrino in un quadro di violenza contro le donne quali i crimini d’onore, le mutilazioni genitali, i matrimoni forzati.
Ad oggi il problema della violenza contro le donne è tutt'altro che risolto e mentre diminuiscono le violenze fisiche, aumentano quelle psicologiche e le donne si trovano spesso in condizione di svantaggio nel lavoro e nella società.
Bisogna educare alla cultura del rispetto della donna soprattutto le nuove generazioni.
Alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne celebrata il prossimo 25 novembre,registriamo un risultato positivo riguardo l’applicazione all'Art. 5 della Legge Consolo, istituendo un Numero Verde (al quale risponderanno direttamente le Forze di Polizia) per aiutare in concreto tutte le vittime delle mutilazioni genitali femminili.Nei quasi quattro anni di applicazione della Legge Consolo molti passi sono stati fatti nella direzione della prevenzione e della contemporanea repressione di quello che altro non e' che un grave crimine contro tutta l'umanità e i Diritti dell’uomo.
Ad oggi il problema della violenza contro le donne è tutt'altro che risolto e mentre diminuiscono le violenze fisiche, aumentano quelle psicologiche e le donne si trovano spesso in condizione di svantaggio nel lavoro e nella società.
Bisogna educare alla cultura del rispetto della donna soprattutto le nuove generazioni.
Alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne celebrata il prossimo 25 novembre,registriamo un risultato positivo riguardo l’applicazione all'Art. 5 della Legge Consolo, istituendo un Numero Verde (al quale risponderanno direttamente le Forze di Polizia) per aiutare in concreto tutte le vittime delle mutilazioni genitali femminili.Nei quasi quattro anni di applicazione della Legge Consolo molti passi sono stati fatti nella direzione della prevenzione e della contemporanea repressione di quello che altro non e' che un grave crimine contro tutta l'umanità e i Diritti dell’uomo.
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