Si è tenuto in data 9.12.09 il sit-in di protesta dei quadri sindacali (nella foto da sinistra verso destra Giuseppe Angelini, Francesco Re, Filippo Virzi, Giuseppe di Giacinto) del Banco di Sicilia. Sotto la sede della Direzione Generale del Banco di Sicilia, in concomitanza con la riunione del Comitato strategico di Unicreditgroup le Organizzazioni Sindacali Ugl credito, Fabi, Fisac Cgil e Falcri provenienti da tutte le province siciliane hanno manifestato contro il paventato avvio del progetto di riorganizzazione del gruppo Unicredit che prevede tra l’altro la cancellazione dell’autonoma esistenza del Banco di Sicilia col suo definitivo accorpamento all’interno di UNICREDIT BANCA.
Le Organizzazioni Sindacali del Banco avversano fortemente un progetto del cosiddetto “BANCONE” che oltre a cancellare 500 anni di storia della più prestigiosa istituzione finanziaria presente nel meridione d’Italia metterebbe a serio pregiudizio professionalità dei dipendenti e mission della Banca al servizio dell’area di suo riferimento.
Le Organizzazioni nel corso della protesta hanno preannunciato di avere elaborato un progetto possibile di alternativa di ruolo e di mission per il Banco di Sicilia. Quindi, un progetto per e non un progetto contro. Tale progetto che sarà a partire da domani portato a conoscenza degli azionisti di riferimento del territorio (Regione e Fondazione BdS) e che intende far discutere gli azionisti del Gruppo ed il suo top’ management, sulla possibilità concreta, di costruire attorno al Banco di Sicilia un’alternativa forte di banca del territorio.
Un progetto che oltre a consentire un più ottimale presidio da parte del Gruppo Unicredit di alcune realtà del meridione d’Italia possa nel contempo rappresentare un ponte di sviluppo economico verso l’area del bacino del mediterraneo, area che com’è noto è a forte potenzialità di crescita.
Altre iniziative sarannò pronunciate domani pomeriggio dopo gli incontri con la commissione Bilancio dell’ARS e con l’Amministratore Delegato del Banco di Sicilia Roberto Bertola.
Le Organizzazioni Sindacali del Banco avversano fortemente un progetto del cosiddetto “BANCONE” che oltre a cancellare 500 anni di storia della più prestigiosa istituzione finanziaria presente nel meridione d’Italia metterebbe a serio pregiudizio professionalità dei dipendenti e mission della Banca al servizio dell’area di suo riferimento.
Le Organizzazioni nel corso della protesta hanno preannunciato di avere elaborato un progetto possibile di alternativa di ruolo e di mission per il Banco di Sicilia. Quindi, un progetto per e non un progetto contro. Tale progetto che sarà a partire da domani portato a conoscenza degli azionisti di riferimento del territorio (Regione e Fondazione BdS) e che intende far discutere gli azionisti del Gruppo ed il suo top’ management, sulla possibilità concreta, di costruire attorno al Banco di Sicilia un’alternativa forte di banca del territorio.
Un progetto che oltre a consentire un più ottimale presidio da parte del Gruppo Unicredit di alcune realtà del meridione d’Italia possa nel contempo rappresentare un ponte di sviluppo economico verso l’area del bacino del mediterraneo, area che com’è noto è a forte potenzialità di crescita.
Altre iniziative sarannò pronunciate domani pomeriggio dopo gli incontri con la commissione Bilancio dell’ARS e con l’Amministratore Delegato del Banco di Sicilia Roberto Bertola.
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