"La segreteria nazionale dell'Ugl Metalmeccanici proclama lo sciopero generale dei lavoratori del Gruppo Fiat per il 3 febbraio contro il tradimento e l'abbandono da parte dell'azienda di tutti gli stabilimenti del Centro Sud e il comportamento che i vertici aziendali, in particolare l'ad Marchionne, stanno avendo nei confronti dei propri dipendenti e di quelli dell'indotto". Lo annuncia il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella (nella foto), al termine della riunione odierna sottolineando come "questa crisi sia completamente diversa da tutte le altre sia in termini di prospettive, che sono implicitamente leggibili nel cosiddetto piano industriale presentato a Palazzo Chigi da Fiat con l'intenzione di gettare fumo negli occhi di governo e sindacati sia in termini di relazioni industriali gravemente danneggiate, dimostrando totale disprezzo verso i sacrifici sopportati da piu' di un anno a questa parte dai lavoratori che hanno contribuito a migliorare il bilancio del Lingotto, lanciato in questo anno di crisi nei mercati internazionali senza alcun ritorno positivo per stabilimenti e dipendenti italiani". Per Centrella "non e' in gioco solo l'economia di un'intera regione, come la Sicilia, o di un area ancora piu' vasta, ovvero tutto il Centro-Sud, ma anche la tenuta sociale di territori senza alcuna reale alternativa industriale e occupazionale. A parte lo stop alla produzione di auto a Termini Imerese in grado di cancellare in un colpo solo tutte le aziende dell'indotto con relativi posti di lavoro, ci sono altri stabilimenti con prospettive certe di ridimensionamento e di esuberi, quali Pomigliano d'Arco, l'Fma di Avellino, Cassino. Il fatto piu' grave - conclude Giovanni Condorelli Segretario Generale dell'Ugl Sicilia - e' che all'amministratore delegato di tutto questo non importa assolutamente nulla, nonostante gli incentivi di cui ha ampiamente goduto in particolare nel territorio siciliano ".
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