L’Ugl si dice pronta a bloccare le attività del porto di Augusta e a chiedere mobilitazione della città se entro i prossimi due mesi non giungeranno risposte concrete sul futuro dello scalo. Lo ha detto Antonio Galioto segretario generale territoriale Ugl di Siracusa nella sua relazione introduttiva della conferenza stampa dibattito che ha avuto luogo questa mattina a palazzo San Biagio sul tema: “Il Porto di Augusta e la sua competitività alla luce del 2010 detta”Era del libero scambio e dei traffici Europei” Bonifica del porto Quale futuro”?
“Finora abbiamo chiesto l’intervento delle autorità –ha detto Galioto - oggi invece pretendiamo che le autorità ci diano ascolto, in quanto solo così possiamo veramente conoscere cosa o chi impedisce il decollo dello scalo megarese. Sollecitiamo le istituzioni a cominciare a discutere insieme, a concertare a programmare e soprattutto a mettere in atto progetti concreti. Al sindaco Massimo Carrubba chiediamo di convocare al più presto tutte le forze politiche locali”.
Salvatore Abramo, responsabile Dipartimento Trasporti Ugl, ha stigmatizzato la mancata adozione delle procedure sulla sicurezza e di bonifica della rada. Hanno preso parte al dibattito il sindaco, Massimo Carrubba, l’assessore provinciale, Roberto Meloni, il deputato regionale Pippo Gianni ed il comandante Caminiti in rappresentanza del comandante della locale capitaneria di porto.
Sono inoltre intervenuti Giuseppe Vattiata, vice segretario Ugl Trasporti, Nello Bongiovanni e Francesco Tomasello responsabile politiche Industriali dell’Ugl. I lavori sono stati moderati da Francesco Spada.
“Al di là delle appartenenze politiche – ha detto il primo cittadino megarese - dobbiamo siglare una sorta di “patto per la città” per tutelare gli interessi del nostro porto. La questione che ritengo più grave e anomala è quella che riguarda la giacenza nelle casse dell’Autorità Portuale di circa 70 milioni di euro, fondi non spesi per incapacità progettuale e che se resteranno ulteriormente inutilizzati rischiano seriamente di essere ritirati”.
“Augusta deve recuperare il suo ruolo di città leader della provincia di Siracusa – ha detto Meloni – dobbiamo essere tutti compatti al di là del colore politico per rivendicare il ruolo che compete alla città e per non essere tagliati fuori dalle scelte che riguardano il nostro porto. Non vi è dubbio sul fatto che l’Autorità Portuale sia stata finora gestita in maniera fallimentare”.
Pippo Gianni ha proposto l’istituzione di un comitato permanente di monitoraggio per il porto, ritenendo sinora fallimentare in questi anni la gestione dell’Ente.
“Da quando è stata istituita l’Autorità portuale – ha evidenziato l’ex assessore regionale all’Industria - è stata retta da Forza Italia. Le scelte bisogna condividerle con il territorio. Occorre individuare le responsabilità di chi vuole rilanciare o affossare il porto di Augusta”.
“Finora abbiamo chiesto l’intervento delle autorità –ha detto Galioto - oggi invece pretendiamo che le autorità ci diano ascolto, in quanto solo così possiamo veramente conoscere cosa o chi impedisce il decollo dello scalo megarese. Sollecitiamo le istituzioni a cominciare a discutere insieme, a concertare a programmare e soprattutto a mettere in atto progetti concreti. Al sindaco Massimo Carrubba chiediamo di convocare al più presto tutte le forze politiche locali”.
Salvatore Abramo, responsabile Dipartimento Trasporti Ugl, ha stigmatizzato la mancata adozione delle procedure sulla sicurezza e di bonifica della rada. Hanno preso parte al dibattito il sindaco, Massimo Carrubba, l’assessore provinciale, Roberto Meloni, il deputato regionale Pippo Gianni ed il comandante Caminiti in rappresentanza del comandante della locale capitaneria di porto.
Sono inoltre intervenuti Giuseppe Vattiata, vice segretario Ugl Trasporti, Nello Bongiovanni e Francesco Tomasello responsabile politiche Industriali dell’Ugl. I lavori sono stati moderati da Francesco Spada.
“Al di là delle appartenenze politiche – ha detto il primo cittadino megarese - dobbiamo siglare una sorta di “patto per la città” per tutelare gli interessi del nostro porto. La questione che ritengo più grave e anomala è quella che riguarda la giacenza nelle casse dell’Autorità Portuale di circa 70 milioni di euro, fondi non spesi per incapacità progettuale e che se resteranno ulteriormente inutilizzati rischiano seriamente di essere ritirati”.
“Augusta deve recuperare il suo ruolo di città leader della provincia di Siracusa – ha detto Meloni – dobbiamo essere tutti compatti al di là del colore politico per rivendicare il ruolo che compete alla città e per non essere tagliati fuori dalle scelte che riguardano il nostro porto. Non vi è dubbio sul fatto che l’Autorità Portuale sia stata finora gestita in maniera fallimentare”.
Pippo Gianni ha proposto l’istituzione di un comitato permanente di monitoraggio per il porto, ritenendo sinora fallimentare in questi anni la gestione dell’Ente.
“Da quando è stata istituita l’Autorità portuale – ha evidenziato l’ex assessore regionale all’Industria - è stata retta da Forza Italia. Le scelte bisogna condividerle con il territorio. Occorre individuare le responsabilità di chi vuole rilanciare o affossare il porto di Augusta”.
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