
Lo dichiara il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici Giovanni Centrella (nella foto) rimarcando come ''per salvaguardare tutte le fabbriche del Gruppo non basta aumentare la produzione in Italia da 650mila a 900 mila: se non si producono almeno un milione e 250 mila auto all'anno sara' inevitabile la perdita di posti di lavoro. E' necessario dunque che governo e azienda garantiscano un futuro a tutti i lavoratori diretti e indiretti a partire da Termini Imerese''.
''La situazione nelle fabbriche Fiat – aggiunge Giovanni Condorelli Segretario Generale dell’Ugl Sicilia, in particolare per il sito di Termini Imerese e per tutto l'indotto, in una terra già martoriata come la nostra, dalla piaga della disoccupazione, in assenza di precise garanzie per l'occupazione stessa, rischia di esasperare la popolazione locale fino a tal punto, di arrivare a compromettere l'equilibiro sociale della comunità termitana”.
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