Si è insediato il 14 Gennaio scorso, con delega per Famiglia, Lavoro e Agenzia Regionale per l’Impiego. Un Assessorato di nuova formulazione, un Assessorato al Welfare come l’omonimo Ministero, con cui intratterrà un rapporto unico e diretto.
Il responsabile, On.le Lino Leanza, ha voluto subito convocare le parti sociali quali OO.SS., cooperative, Ipab, associazioni di volontariato per conoscere problemi, risorse, urgenze.
Il metodo che predilige è quello della concertazione pura, del discutere con tutti e poi decidere. Il metodo del breve, medio e lungo termine, la politica del sapere per fare bene le cose con una programmazione seria, lunga, vera. Anticipa che entrerà nel merito di tutto e che non finanzierà formazione ma solo azione. E in quest’ottica provvederà con una legge di riordino a fare funzionare la legge 22 e la 328. Ci sarà un titolo particolare per la non autosufficienza e una legge o una direttiva sull’integrazione socio-sanitaria. Alla premialità sarà affiancata la penalità e perderanno le risorse quegli enti che non pagheranno per tempo lavoratori delle cooperative o associazioni socio assistenziali : si dovrà finalmente uscire dalla giungla dei distretti e dei capofila.
Si interverrà quindi principalmente su tre settori: il riordino dei servizi socio assistenziali, l’integrazione socio sanitaria, la non autosufficienza. Anche le Ipab come case protette, comunità alloggio, case di riposo, saranno riformate e di questa riforma potrà essere protagonista il privato sociale. Bisognerà dar corso a delle vere politiche giovanili, a delle vere iniziative di pari opportunità, a politiche per la famiglia che prevedano finanziamenti. Si penserà anche agli immigrati, di cui, nel bilancio, non c’è traccia. E si ridarà la valenza valoriale e non lavorativa al servizio civile. In sintesi, il neo Assessore vuole con la sua azione, condotta in sinergia con le forze sociali del territorio, mettere le risorse a disposizione dell’utenza, in particolare della povera gente di una regione come la Sicilia, in cui si registrano elevati indici di povertà. I servizi, monitorati con attenzione, verranno finanziati per periodi lunghi, anche per un triennio, ma solo se funzionano.
Chiude quindi con un richiamo alla responsabilità, alla reciprocità e alla programmazione, informando le parti sociali che verranno fatte delle conferenze regionali per ogni settore.
In fase di dibattito, Rory Previti, in nome dell’UGL , ha richiamato l’attenzione dell’Assessore Leanza sulla opportunità di mettere in competizione tra loro i tre pilastri del Welfare: Stato, Privato e No.profit per migliorare l’efficienza dei servizi e impedire che i “ professionisti del Welfare “ prendano il sopravvento come purtroppo troppo spesso è accaduto in Sicilia.
Il responsabile, On.le Lino Leanza, ha voluto subito convocare le parti sociali quali OO.SS., cooperative, Ipab, associazioni di volontariato per conoscere problemi, risorse, urgenze.
Il metodo che predilige è quello della concertazione pura, del discutere con tutti e poi decidere. Il metodo del breve, medio e lungo termine, la politica del sapere per fare bene le cose con una programmazione seria, lunga, vera. Anticipa che entrerà nel merito di tutto e che non finanzierà formazione ma solo azione. E in quest’ottica provvederà con una legge di riordino a fare funzionare la legge 22 e la 328. Ci sarà un titolo particolare per la non autosufficienza e una legge o una direttiva sull’integrazione socio-sanitaria. Alla premialità sarà affiancata la penalità e perderanno le risorse quegli enti che non pagheranno per tempo lavoratori delle cooperative o associazioni socio assistenziali : si dovrà finalmente uscire dalla giungla dei distretti e dei capofila.
Si interverrà quindi principalmente su tre settori: il riordino dei servizi socio assistenziali, l’integrazione socio sanitaria, la non autosufficienza. Anche le Ipab come case protette, comunità alloggio, case di riposo, saranno riformate e di questa riforma potrà essere protagonista il privato sociale. Bisognerà dar corso a delle vere politiche giovanili, a delle vere iniziative di pari opportunità, a politiche per la famiglia che prevedano finanziamenti. Si penserà anche agli immigrati, di cui, nel bilancio, non c’è traccia. E si ridarà la valenza valoriale e non lavorativa al servizio civile. In sintesi, il neo Assessore vuole con la sua azione, condotta in sinergia con le forze sociali del territorio, mettere le risorse a disposizione dell’utenza, in particolare della povera gente di una regione come la Sicilia, in cui si registrano elevati indici di povertà. I servizi, monitorati con attenzione, verranno finanziati per periodi lunghi, anche per un triennio, ma solo se funzionano.
Chiude quindi con un richiamo alla responsabilità, alla reciprocità e alla programmazione, informando le parti sociali che verranno fatte delle conferenze regionali per ogni settore.
In fase di dibattito, Rory Previti, in nome dell’UGL , ha richiamato l’attenzione dell’Assessore Leanza sulla opportunità di mettere in competizione tra loro i tre pilastri del Welfare: Stato, Privato e No.profit per migliorare l’efficienza dei servizi e impedire che i “ professionisti del Welfare “ prendano il sopravvento come purtroppo troppo spesso è accaduto in Sicilia.
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