Pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana Parte 1° n.8 del 19/02/2010 i Decreti 29 gennaio 2010 a firma dell’assessore regionale delle risorse agricole e alimentari riguardanti l’estromissione del Comune di Comiso dal Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Gela; del Comune di Canicattini Bagni dal Consorzio di Ripopolamento Ittico del Golfo di Siracusa; dei Comuni di Caprileone, Castell’Umberto, Ficarra, Galati Mamertino, Pettineo, San Marco D’Alunzio, San Fratello, San Salvatore di Fitalia e Sant’Angelo di Brolo dal Consorzio di Ripopolamento Ittico Nebrodi; dei Comuni di Ali, Pagliara e Savoca dal Consorzio di Ripopolamento Ittico Peloritani – Ionici; dei Comuni di Francavilla di Sicilia, Gaggi, Graniti, Mongiuffi Melia e Motta Camastra dal Consorzio di Ripopolamento Ittico di Taormina; dei Comunidi Gualtieri Sicaminò, Roccavaldina e Santa Lucia del Mela dal Consorzio di Ripopolamento Ittico di Villafranca Pace del Mela. Il provvedimento dell’Assessore Bufardeci – dichiara Giuseppe Messina – Segretario Regionale Ugl Agroalimentare Sicilia è reso necessario da un quadro normativo modificato che finalmente restituisce chiarezza giuridica ai Consorzi di ripopolamento ittico, poco operativi ad oggi. Nell’ambito della riorganizzazione dei Comuni costituenti i Consorzi di ripopolamento ai sensi dell’art.44. comma 2° della Lr. N.6/2009, l’assessore regionale delle risorse agricole e alimentari (riorganizzato ex Lr.19/2008) ha provveduto a verificare la rispondenza dei requisiti richiesti ai comuni facenti parte dei Consorzi di ripopolamento, estromettendo quegli Enti locali il cui territorio non confina con il mare o che non abbiano nel proprio territorio imprese di conservazione o trasformazione di prodotti ittici, così come si evince dalle informazioni assunte dalla Nota Prot. n.4 DASOE 818 del 5 ottobre 2009 del competente ufficio dell’Assessorato regionale della sanità, Dipartimento per le attività sanitarie e osservatori epidemiologico, Servizio 4, igiene degli alimenti. L’auspicio è che i Consorzi di ripopolamento Ittico possano operare concretamente – conclude Messina - all’interno di un sistema in rete di uffici e strutture periferiche della Regione Siciliana per qualificare l’azione nel settore ittico lungo tutto il territorio siciliano con specialità e professionalità.
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