Si avvicina il primo “giorno senza immigrati” della storia d’Italia. L’iniziativa di protesta è prevista per il primo marzo. E’ nata in Rete, sui social network, e si è aggregata attorno al Comitato “Primo marzo 2010”, ma anche attorno alla rete dei sindacati e del mondo dell’associazionismo. L’idea è stata lanciata in Francia e ripresa anche in Grecia e Spagna, oltre che nel nostro paese. I promotori di “Primo marzo 2010” parlano apertamente di “sciopero degli stranieri”. I sindacati e le altre associazioni che appoggiano l’iniziativa (Acli, Arci, Blacks out, Cgil, daSud, Nessun luogo e lontano, Sei (Sindacato Emigrati Immigrati) Ugl, Sos Razzismo, Uil, Antigone, Fcei e Cnca, Cisl) preferiscono parlare di “protesta” e inseriscono la giornata nella “Primavera antirazzista”: una fase di iniziative a favore dei migranti che si concluderà il 21 marzo, giornata Onu contro il razzismo. “Il primo marzo - spiega Giovanni Condorelli Segretario regionale dell'Ugl Sicilia in una nota - si propone innanzitutto una giornata di astensione dai consumi, valorizzando però iniziative variegate, incontri, manifestazioni, concerti, assemblee nelle scuole, giornali parlati, che raccolgano l’importanza di lanciare un segnale forte al Paese sul tema dell’immigrazione e le condizioni dei migranti e delle minoranze”.
Il colore di riferimento del Primo marzo 2010 è il giallo: “è stato scelto – conclude Raquel Frazao Vale Coordinatrice Regionale del Sei Ugl in Sicilia - perché è considerato il colore del cambiamento e per la sua neutralità politica: il giallo non rimanda infatti ad alcuno schieramento in particolare".
Il colore di riferimento del Primo marzo 2010 è il giallo: “è stato scelto – conclude Raquel Frazao Vale Coordinatrice Regionale del Sei Ugl in Sicilia - perché è considerato il colore del cambiamento e per la sua neutralità politica: il giallo non rimanda infatti ad alcuno schieramento in particolare".
A Palermo sono previste 48 ore di mobilitazione dal 28 febbraio al primo marzo, organizzate da oltre sessanta tra associazioni, comunità di migranti e docenti dell'Università degli Studi di Palermo. Sono previsti dibattiti, spettacoli teatrali e musicali e nella notte del 28 febbraio il mercato di Ballarò apre le porte alla città per una "Notte nera": apertura dei negozi, musica africana, djset ghanese e degustazioni dal mondo.
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