“La nuova Regione Siciliana avrà i suoi vicedirigenti. Una battaglia intrapresa già da diversi anni dalle forze sindacali rappresentative siciliane, dove l’UGL , già a marzo 2008, nella sua proposta contrattuale ne aveva proposto l’istituzione”.
E' quanto afferma il Segretario Provinciale dell’Ugl comparto dipendenti regionali Giuseppe Valdesi (nella foto).
“La nuova figura, che con la riforma del 2000 (LR. 10/2000) non era stata prevista, coprirà i vuoti nelle varie strutture aumentando così la dinamicità dell’Amministrazione regionale- spiega Valdesi - adesso l’obiettivo principale sarà quello di stabilirne il numero, la parte economica e i requisiti per l’accesso alla nuova “qualifica”, requisiti che possibilmente non producano sacche di scontenti (anche se questo, purtroppo, sarà inevitabile), e che siano lo spunto per “produrre” una nuova generazione di personale regionale che sia di vero ausilio ai dirigenti preposti alle strutture intermedie dei Dipartimenti.
“Laurea, anzianità di servizio o meritocrazia aggiunge - Ernesto Lo Verso Segretario Regionale del comparto dei dipendenti regionali - saranno anche i punti da stabilire con il Governo e con tutte le parti interessate, in modo da non determinare un forte squilibrio tra la categoria dei Funzionari regionali e i vice dirigenti, che potrebbe causare nel tempo più guasti che benefici”.
“Intanto, - conclude Lo Verso - apprendiamo felicemente l’apertura del Governo alla richiesta dei lavoratori e prendiamo atto che bisogna fare bene e presto, procedendo con estrema saggezza nell’analisi che il caso vuole”.
E' quanto afferma il Segretario Provinciale dell’Ugl comparto dipendenti regionali Giuseppe Valdesi (nella foto).
“La nuova figura, che con la riforma del 2000 (LR. 10/2000) non era stata prevista, coprirà i vuoti nelle varie strutture aumentando così la dinamicità dell’Amministrazione regionale- spiega Valdesi - adesso l’obiettivo principale sarà quello di stabilirne il numero, la parte economica e i requisiti per l’accesso alla nuova “qualifica”, requisiti che possibilmente non producano sacche di scontenti (anche se questo, purtroppo, sarà inevitabile), e che siano lo spunto per “produrre” una nuova generazione di personale regionale che sia di vero ausilio ai dirigenti preposti alle strutture intermedie dei Dipartimenti.
“Laurea, anzianità di servizio o meritocrazia aggiunge - Ernesto Lo Verso Segretario Regionale del comparto dei dipendenti regionali - saranno anche i punti da stabilire con il Governo e con tutte le parti interessate, in modo da non determinare un forte squilibrio tra la categoria dei Funzionari regionali e i vice dirigenti, che potrebbe causare nel tempo più guasti che benefici”.
“Intanto, - conclude Lo Verso - apprendiamo felicemente l’apertura del Governo alla richiesta dei lavoratori e prendiamo atto che bisogna fare bene e presto, procedendo con estrema saggezza nell’analisi che il caso vuole”.
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