Dopo la definizione del verbale di accordo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra la società Tributi Italia SpA, rappresentata dall’Amministratore Unico, Avv. Patrizia Maggese, e per l’UGL Terziario Nazionale, Michele Virgilio, che ha decretato l’avvio della CIG in deroga per 605 dipendenti presenti su tutto il territorio nazionale, di cui 68 in Sicilia, a partire da 15 marzo 2010 con fine il 14 marzo 2011, l’UGL lotta per altri 50 lavoratori siciliani assunti come lavoratori a progetto da circa 5 anni e mai considerati lavoratori dipendenti che rischiano di perdere sia la possibilità degli ammortizzatori sociali in deroga che le mensilità non corrisposte dall’azienda.Per i dipendenti l’accordo prevede l’impegno da parte dell’azienda di saldare la mensilità di ottobre entro il 15 marzo e di fare uno sforzo per saldare le restanti mensilità, novembre, dicembre, gennaio, febbraio e mensilità aggiuntive.Dei cosiddetti CoCoPro nessuno si preoccupa.La Federazione Regionale Terziario dell’Ugl aveva già iniziato da mesi le procedure previste dalla legge, non solo per il recupero delle mensilità non corrisposte, ma soprattutto per il riconoscimento dello status di lavoratore dipendente dei CoCoPro.Per questi lavoratori è necessario fare un excursus storico, poiché iniziano il loro rapporto contrattuale con la società siciliana Ausonia servizi tributari nel lontano 2004, e per alcuni anche prima, nel 2005 la società ligure San Giorgio SpA, acquista l’Ausonia servizi, e questi lavoratori firmano la rinuncia a qualsiasi spettanza riguardo al vecchio contratto, iniziandone uno nuovo con la San Giorgio SpA.Si parla sempre di contratto a progetto che viene rinnovato con scadenza annuale per dipendenti che realmente svolgono il loro lavoro rispettando orari di ufficio ben precisi e riferendosi a responsabili di agenzia in un rapporto chiaramente subordinato.Dal 01/01/2009 viene proposto, come Tributi Italia Spa, azienda nata dalla fusione di Sangiorgio Spa con altre aziende del pugliese (Gestor e IPE), un nuovo contratto di collaborazione rinnovato con cadenza a volte trimestrale e a volte semestrale fino ad oggi.“E’ anche per questi lavoratori che l’UGL-Terziario ha intenzione di lottare per il riconoscimento dei loro diritti, mettendo in evidenza il fatto che troppo spesso in Sicilia anche le aziende del Nord che vengono ad investire, usano forme contrattuali che mortificano il lavoratore costretto ad accettare il più delle volte per il loro sostentamento economico. Inoltre che nasca il caso sulle aziende che si occupano della riscossione e accertamento dei tributi locali, ritengo non sia un male, poiché visto il caso di Tributi Italia SpA, è necessario un maggiore controllo da parte delle istituzioni a garanzia dell’interesse generale.” Il Segretario Regionale dell’UGL Terziario, in data odierna ha chiesto un’Audizione Parlamentare congiuntamente ai Presidenti delle Commissioni II Bilancio, III Attività Produttive e V Cultura, Formazione e Lavoro all’ARS, per affrontare il problema occupazionale che stanno vivendo circa 110 lavoratori siciliani, dipendenti della Tributi Italia Spa, da mesi ormai in gravi difficoltà economiche per le mancate spettanze mensili non corrisposte dalla suddetta azienda, e, soprattutto, senza alcuna prospettiva per il futuro occupazionale.” Ma sulla questione siciliana grava anche la presenza di circa 50 lavoratori a progetto per i quali l’azienda non si è preoccupata di regolare l’effettiva dipendenza ormai da almeno 4 anni e per i quali si rischia di non potere attivare ammortizzatori sociali.
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