"Siamo vicini al primo crack bancario in Italia".Questo è quanto dichiarato dai sindacati di categoria siciliani della Fisac Cgil, Fiba Cisl e Ugl Credito. Sempre per i sindacati "il Gruppo Bancario Delta partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, commissariato da dieci mesi in seguito all’indagine Varano che ha visto i suoi vertici accusati di associazione a delinquere, riciclaggio ed esercizio abusivo dell’attività bancaria secondo quanto pubblicato da http://www.libertas.sm/ del 06/05/2009 il commissariamento doveva garantire la continuità aziendale preservando l’occupazione ai900 dipendenti di cui 786 con il contratto del credito più un indotto di 1.500 persone.Sorto nel 2003, il Gruppo Bancario Delta ha visto crescere ogni anno i suoi utili anche grazie all’impegno dei suoi dipendenti, tutti giovani motivati e meritevoli con età media 35 anni.Dall’ultima comunicazione dei commissari di Banca d’Italia del 16 marzo c.a., sarebbe venuta meno la speranza di un salvataggio da parte di Intesa - San Paolo, interessata all’acquisto di una parte del gruppo tra cui Sedicibanca, Bentos Assicurazioni e le reti commerciali Plusvalore e Carifin, con la conseguente messa in stato di crisi della società e l’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo. In sindacati aggiungono il tutto avverrà immancabilmente se entro 50 giorni da tale data nessun altro istituto di credito si renda disponibile a un suo acquisto.In Sicilia il Gruppo Bancario Delta è presente con quattro filiali precisamente a Palermo, Bagheria, Caltanissetta e Catania per un totale di 21 persone o meglio 21 famiglie e una rete di agenzie sparse in maniera capillare tra gli altri capoluoghi della regione. Per i lavoratori e la OO.SS. si sta cercando di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le rappresentanze politiche non solo del grave disagio che si sta vivendo in seno al Gruppo Delta, ma della gravità di ciò che esso rappresenta. Fino ad oggi sono stati effettuati diversi salvataggi di banche - concludono i sindacati - con il patrocinio di Banca d’Italia per la tutela dell’intero sistema bancario, pertanto la liquidazione della prima banca in Italia potrebbe portare ad avere un precedente senza eguali infatti e opinione diffusa è che si stia trattando di una vera e propria guerra tra stati Italia - San Marino giochi di potere tutto a scapito di 900 famiglie italiane. Di fronte a tale stato di fatto, la risposta dell’Ugl Credito e del sindacato più in generale – conclude Filippo Virzì Dirigente Nazionale – non potrà che passare sia per la mobilitazione permanente dei lavoratori Delta, sia per la richiesta di apertura urgente di un tavolo di confronto tra Banche Centrali, Stato Italiano, San Marino e Fondazione CR San Marino allo scopo di individuare le possibili soluzioni in grado di garantire un futuro lavorativo ai novecento lavoratori Delta e dei 21 lavoratori siciliani.
Valentina Corrao
Area di Staff Ugl Sicilia Notizie
Commenti