Il Coreper, comitato dei rappresentanti permanenti dei ventisette paesi membri dell'Ue, ha raggiunto ieri a Bruxelles un accordo per la messa al bando del commercio internazionale del tonno rosso. L'intesa è stata approvata a maggioranza qualificata, con l'opposizione, in particolare, di Malta. Il tema sarà formalizzato prossimamente dal Consiglio dell'Unione europea, ma il divieto entrerà in vigore solo a dicembre, dopo che la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni atlantici, un organismo che riunisce i principali paesi interessati, avrà dato il suo parere tecnico. Inoltre, l'Ue proporrà delle deroghe per la tutela delle modalità artigianali di pesca al tonno nelle acque nazionali dei paesi membri, e la Commissione europea sarà invitata a studiare misure di mitigazione e compensazione finanziaria (che potranno essere sia comunitarie che nazionali) per i pescatori che subiranno le conseguenze della decisione. Nella decisione di oggi si parla anche del corallo: la sua tutela in quanto specie a rischio è opportuna, ma l'Italia ha ottenuto anche in questo caso che siano messe allo studio misure di compensazione per ridurre l'impatto sul settore economico. Entrambi i temi verranno presto sottoposti al Cites, la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione.
Soddisfazione del sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali con delega alla pesca Antonio Buonfiglio per l'approvazione da parte del Consiglio dei rappresentanti permanenti presso la Ue, Coreper, dell’inserimento del tonno rosso nell’appendice 1 del Cites, con le condizioni poste dall’asse costituita dall’Italia, Francia e Spagna. il testo verrà formalizzato dal consiglio il prossimo 12 marzo in vista della conferenza delle parti della Cites prevista a Doha dal 13 al 25 marzo. "Una decisione - sottolinea in un comunicato Buonfiglio - raggiunta grazie al contributo essenziale della delegazione italiana per raggiungere un compromesso che includesse i punti qualificanti della posizione nazionale". "Vale a dire - si legge nella nota - la previsione di deroghe per la pesca effettuata con modalità artigianali, il ricorso a tutte le necessarie misure finanziarie per il comparto, e la condizionalità del mantenimento dell’iscrizione nella Cites alla valutazione dei risultati che verranno definiti dal prossimo ICCAT- Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi, in base a quanto emergerà da una ricerca super partes sullo stato di salute degli stock in mare". “L’accordo, che è stato raggiunto grazie all’appoggio finale anche del Regno Unito e della Germania, che si erano inizialmente opposti alle nostre richieste - spiega Buonfiglio - riprende tutti gli elementi qualificanti della posizione sostenuta dall’Italia unitamente agli altri paesi principalmente interessati (Francia, Grecia e Cipro, oltre alla presidenza spagnola). e non solo: l’Italia ha anche ottenuto una dichiarazione su eventuali misure compensative in relazione alla iscrizione del corallo rosa e rosso nell’allegato II della Cites.
La previsione di deroghe per la pesca del tonno purché effettuata con modalità artigianali e il ricorso a tutte le necessarie misure di mitigazione per il comparto anche attraverso l’introduzione di compensazioni economico-finanziarie a favore dei pescatori – dichiara Giuseppe Messina, Coordinatore nazionale politiche pesca di UGL - è la migliore risposta per il comparto già penalizzato da anni e pone i pescatori nella condizione di trovare ristoro. Nel sottolineare l’incisiva azione del Sottosegretario Buonfiglio sulla delicata vicenda - conclude Messina - occorre pensare ad affiancare misure di politica attiva del lavoro per riqualifica i pescator,i interessati dalle future decisioni del Cites, per garantire loro un futuro occupazionale.
Soddisfazione del sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali con delega alla pesca Antonio Buonfiglio per l'approvazione da parte del Consiglio dei rappresentanti permanenti presso la Ue, Coreper, dell’inserimento del tonno rosso nell’appendice 1 del Cites, con le condizioni poste dall’asse costituita dall’Italia, Francia e Spagna. il testo verrà formalizzato dal consiglio il prossimo 12 marzo in vista della conferenza delle parti della Cites prevista a Doha dal 13 al 25 marzo. "Una decisione - sottolinea in un comunicato Buonfiglio - raggiunta grazie al contributo essenziale della delegazione italiana per raggiungere un compromesso che includesse i punti qualificanti della posizione nazionale". "Vale a dire - si legge nella nota - la previsione di deroghe per la pesca effettuata con modalità artigianali, il ricorso a tutte le necessarie misure finanziarie per il comparto, e la condizionalità del mantenimento dell’iscrizione nella Cites alla valutazione dei risultati che verranno definiti dal prossimo ICCAT- Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi, in base a quanto emergerà da una ricerca super partes sullo stato di salute degli stock in mare". “L’accordo, che è stato raggiunto grazie all’appoggio finale anche del Regno Unito e della Germania, che si erano inizialmente opposti alle nostre richieste - spiega Buonfiglio - riprende tutti gli elementi qualificanti della posizione sostenuta dall’Italia unitamente agli altri paesi principalmente interessati (Francia, Grecia e Cipro, oltre alla presidenza spagnola). e non solo: l’Italia ha anche ottenuto una dichiarazione su eventuali misure compensative in relazione alla iscrizione del corallo rosa e rosso nell’allegato II della Cites.
La previsione di deroghe per la pesca del tonno purché effettuata con modalità artigianali e il ricorso a tutte le necessarie misure di mitigazione per il comparto anche attraverso l’introduzione di compensazioni economico-finanziarie a favore dei pescatori – dichiara Giuseppe Messina, Coordinatore nazionale politiche pesca di UGL - è la migliore risposta per il comparto già penalizzato da anni e pone i pescatori nella condizione di trovare ristoro. Nel sottolineare l’incisiva azione del Sottosegretario Buonfiglio sulla delicata vicenda - conclude Messina - occorre pensare ad affiancare misure di politica attiva del lavoro per riqualifica i pescator,i interessati dalle future decisioni del Cites, per garantire loro un futuro occupazionale.
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