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UGL Autonomie Locali: Grande partecipazione alla manifestazione dei Regionali

Ottomila dipendenti regionali, provenienti da tutta la Sicilia, sono scesi questa mattina in piazza per chiedere un cambiamento della linea politica sul personale portata avanti sino ad oggi dal governo regionale, guidato da Raffaele Lombardo. Principalmente al centro delle rivendicazioni messe al centro della protesta organizzata da parte dei sindacati Ugl, Cgil, Cisl, Uil, Cobas/Codir, Sadirs,e Siad : il finanziamento per il rinnovo del contratto di lavoro economico scaduto nel 2007, la stabilizzazione del precariato regionale (nel 90% dei casi precari da più di 21 anni), l’immediata riapertura del confronto governo-sindacati sulla Legge di riforma del personale finalizzato al rilancio della macchina amministrativa, l’abbandono di una politica di privatizzazione selvaggia dei servizi della Regione Siciliana (beni culturali, aziende foreste, etc.). Durante la protesta, che fra l’altro ha determinato la chiusura della quasi totalità degli uffici regionali in tutta la Sicilia, il governo regionale ha ricevuto la delegazione dei sindacati per affrontare le questioni poste sul tavolo. Presente all’incontro il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, l’assessore alla funzione pubblica, Caterina Chinnici, l’assessore al bilancio, Michele Cimino, mentre per l’amministrazione c’erano il segretario generale, Vincenzo Emanuele, il dirigente generale del personale, Giovanni Bologna ed il capo della task force lavoro Salvatore Cianciolo. Dopo avere ascoltato le richieste dei sindacati il governo si è pronunciato sui singoli punti: 1) per il rinnovo del contratto di lavoro il presidente si è impegnato a reperire le risorse necessarie per il rinnovo economico ammontanti a circa 40 milioni di euro, somme che dovranno essere iscritte nel bilancio che verrà approvato entro aprile; 2) sulla Legge di riforma del personale il governatore ha chiesto all’assessore alla funziona pubblica di riaprire il dialogo con le organizzazioni sindacali al fine di velocizzare un percorso più volte annunciato ma che è rimasto sostanzialmente fermo; 3 )sul tema del bacino unico del personale il governo ha annunciato di avere modificato la norma nella direzione di un bacino unico del personale esclusivamente per il personale delle società a partecipazione regionale che escluderebbe quindi – come richiesto dai sindacati - il pubblico impiego; 4) sul tema delle “privatizzazioni” dei servizi il governo ha rimandato il tema ad un tavolo governo-sindacati condotto dall’assessore ai beni culturali, Gaetano Armao, a cui il presidente si è impegnato di dare un’apposita direttiva nella direzione del confronto 5) inoltre, il presidente della Regione si è impegnato a velocizzare il percorso della stabilizzazione dei 4.500 precari attraverso la presentazione di un emendamento in Finanziaria che – a costo zero – consenta di trasformare il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Sul tema Lombardo ha anche annunciato di volere aprire un “tavolo” con il governo nazionale per ottenere risorse finalizzate alla stabilizzazione del personale come avvenuto per altre Regioni italiane. I sindacati hanno espresso moderata soddisfazione per l’attenzione ricevuta da parte del governo ma restano in attesa – adesso – di fatti concreti che diano realmente inizio ad una nuova fase per un’amministrazione che possa essere al servizio della collettività con il personale fortemente impegnato e motivato nelle propria odierna missione. In ogni caso, le Organizzazioni Sindacali hanno invitato tutti lavoratori regionali a mantenere alta l’attenzione sulle questioni poste al fine di una positiva risoluzione della vertenza.

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