In data 24/06/2010 una delegazione della UGL , composta da Margherita Gambino (nella foto), Rita Basso, Ettore Piccione, è stata ricevuta dal Direttore Generale del Comune di Palermo per chiarimenti in merito alla paventata incorporazione in AMAP dei 177 lavoratori dei Amia Essemme.
L'Ugl ha espresso le proprie preoccupazioni e ha esposto le criticità che un tale passaggio potrebbe comportare, mettendo a rischio l’equilibrio economico dell’Amap, ferma restando la necessità di trovare soluzioni a garanzia dei dipendenti delll’Amia Essemme.
L’Ingegnere Lo Cicero respingendo con fermezza la possibilità di un’assunzione di massa dei 177 dipendenti condividendo le preoccupazioni evidenziate dalla scrivente, si dichiarava però non competente a trovare decisioni in merito, pertanto delegava ai due Presidenti delle Società summenzionate, l’onere di trovare soluzioni giuridicamente percorribili che non pregiudicassero l’equilibrio economico dell’Amap ma al contempo risolvessero la necessità di quest’ultima, di reperire un “certo” numero di operai per continuare il proprio servizio e sgravare l’altra, da un peso eccessivo di unità lavorative.
La Ugl ciò nonostante manterrà alta la guardia e non permetterà un possibile colpo di mano.
L'Ugl ha espresso le proprie preoccupazioni e ha esposto le criticità che un tale passaggio potrebbe comportare, mettendo a rischio l’equilibrio economico dell’Amap, ferma restando la necessità di trovare soluzioni a garanzia dei dipendenti delll’Amia Essemme.
L’Ingegnere Lo Cicero respingendo con fermezza la possibilità di un’assunzione di massa dei 177 dipendenti condividendo le preoccupazioni evidenziate dalla scrivente, si dichiarava però non competente a trovare decisioni in merito, pertanto delegava ai due Presidenti delle Società summenzionate, l’onere di trovare soluzioni giuridicamente percorribili che non pregiudicassero l’equilibrio economico dell’Amap ma al contempo risolvessero la necessità di quest’ultima, di reperire un “certo” numero di operai per continuare il proprio servizio e sgravare l’altra, da un peso eccessivo di unità lavorative.
La Ugl ciò nonostante manterrà alta la guardia e non permetterà un possibile colpo di mano.
Commenti