Le OO.SS. Fiom-CGIL ,Fim-CISL e UGL-Metalmeccanici , per mandato ricevuto dai lavoratori hanno proclamato 4 ore di sciopero per il giorno 22.06.2010, dalle ore 8,00 alle ore 12,00, per protestare contro il licenziamento presso i cantieri navali di Trapani “ per grave insubordinazione”, avvenuto nel corso di una riunione promossa dall’A.D. del CNT Giuseppe D’angelo con le RSA aziendali, nella quale, il dirigente sindacale Nicola Solina, richiedeva che l’azienda pagasse con puntualità il salario, (considerato che l’ufficio amministrazione alle RSA non aveva dato certezza di quando potesse essere erogato il salario).
L’A.D., non potendo rinviare ulteriormente il pagamento del salario, (considerato che le maestranze si erano fermati dal lavoro in segno di protesta), quasi in uno sfogo, movendo accuse su vicende che nulla avevano a che fare con la riunione, contesta infuriato, alle RSA che nell’azienda permane un tasso di assenteismo per malattia sopra la media, scarso impegno da parte dei lavoratori, e soprattutto del Solina.
Le OO.SS., le RSA, i lavoratori, hanno scelto la mobilitazione per rivendicare il diritto a sedere ai tavoli di contrattazione avendo pari dignità di ruolo e funzioni, diritto che in qualche caso è stato disatteso dall’azienda, generando tensioni, che certo non aiutano a creare momenti di condivisione dei problemi che oggi l’azienda ha.
Le OO.SS. nelle more hanno chiesto l’annullamento del provvedimento di licenziamento e la reintegra nel posto di lavoro di Nicola Solina augurandosi laripresa del confronto, strumento indispensabile al fine della risoluzione dei problemi.
L’A.D., non potendo rinviare ulteriormente il pagamento del salario, (considerato che le maestranze si erano fermati dal lavoro in segno di protesta), quasi in uno sfogo, movendo accuse su vicende che nulla avevano a che fare con la riunione, contesta infuriato, alle RSA che nell’azienda permane un tasso di assenteismo per malattia sopra la media, scarso impegno da parte dei lavoratori, e soprattutto del Solina.
Le OO.SS., le RSA, i lavoratori, hanno scelto la mobilitazione per rivendicare il diritto a sedere ai tavoli di contrattazione avendo pari dignità di ruolo e funzioni, diritto che in qualche caso è stato disatteso dall’azienda, generando tensioni, che certo non aiutano a creare momenti di condivisione dei problemi che oggi l’azienda ha.
Le OO.SS. nelle more hanno chiesto l’annullamento del provvedimento di licenziamento e la reintegra nel posto di lavoro di Nicola Solina augurandosi laripresa del confronto, strumento indispensabile al fine della risoluzione dei problemi.
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