La gran parte in discarica con l’altra spazzatura eppure ci sono i cassonetti per la differenziata Il vetro di quasi tutta la Sicilia va finire nelle discariche ordinari, nessuno lo vuole, è quanto dichiarato da Gibilisco Silvano Seg. Reg. Igiene Ambientale UGL Sicilia. Per fare una raccolta differenziata decente e con percentuali apprezzabili non bastano i soli contenitori. Ci vuole ben altro: le strutture idonee per lo stoccaggio e la lavorazione dei materiali da riciclare. Il vetro prelevato dai contenitori verdi della differenziata, dunque contribuisce alle enormi spese di conferimento nelle discariche. La grande quantità di vetro, che i cittadini diligenti versano negli appositi contenitori, va a finire per la maggior parte nelle discariche ordinari, il rifiuto nell’accettare il vetro, nelle discariche autorizzate e che è molto frantumato, e la separazione tra i diversi colori diventa impossibile o quantomeno antieconomico. Le piatteforme esistenti riciclano solo quello che è facile da riciclare senza grandi sforzi. Se poi si ci mette anche il colore, allora è facile spiegare perché le nostre percentuali di differenziata si attestano a valori semplicemente ridicoli. Il rischio, se non si provvede in tempi brevissimi, è che il problema diventi una vera e propria emergenza. La raccolta – conclude Gibilisco – deve essere al centro di una rete strutturale efficiente con piattaforme per l’umido, per il vetro e per quant’altro va riciclato. Quante strutture andrebbero poi integrate con i termovalorizzatore per quella parte non differenziata o non riciclabile. Il termovalorizzatore, quindi, non rappresenterebbe la regola ma l’eccezione. Del resto, se proprio si vuole parlare di business o di interessi intorno ai rifiuti, ci sarebbe un bel po’ da guadagnare anche con la direzione più ambientalista che porterebbe alle strutture di raccolta e di riciclaggio.
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