La Sicilia posta al margine delle scelte governative. E' il risultato del varo, nei giorni scorsi, del Piano straordinario per l'edilizia scolastica da parte del Cipe.Monta la protesta dei siciliani per la penalizzazione subita dalle scuole in Sicilia, dichiarano Bartolo Pavone Segretario regionale Ugl Scuola e Giuseppe Messina responsabile Dipartimento politiche economiche e del lavoro, la ripartizione dei fondi Fas, a seguito dell'approvazione del Piano straordinario per l'edilizia scolastica, impedira' una politica di sicurezza e rilancio del tempo pieno lasciando al margine del mercato del lavoro migliaia di precari.Non ci convince affatto la ripartizione dei 358 milioni di euro, dichiara Giovanni Condorelli, Segretario Confederale di Ugl, che assegna alla Sicilia solamente 35,5 milioni anziche' 74,4 disattendendo le norme che regolano la destinazione dei Fondi per Aree Sottoutilizzate che prevede l'assegnazione dell'85% dello stanziamento complessivo alle regioni del Sud. Si consuma l'ennesimo paradosso della politica nordista perche' alla Lombardia, che vanta una consistenza del patrimonio scolastico nettamente migliore della Sicilia, andranno 49,7 milioni di euro contro i 35,5 della nostra regione.La suddivisione delle risorse scippa alla Sicilia, prosegue Condorelli, più' di 40 milioni che impediranno gli indispensabili interventi di prevenzione e riduzione del rischio connesso alla altissima percentuale di vulnerabilita' strutturale insita negli edifici scolastici regionali. Molte scuole siciliane hanno spesso sospeso le attivita' scolastiche quest'anno per problemi strutturali ed altre hanno dovuto anticiparne la chiusura. Siamo ben lontani dall'avviare una efficace politica del tempo pieno con strutture a norma e in grado di fornire servizi come la mensa scolastica, laboratori attrezzati, aule multimediali, conclude Condorelli, ci chiediamo come mai l'assessore regionale alla istruzione, Mario Centorrino, noto economista di fama nazionale, non abbia difeso il diritto allo studio delle famiglie siciliane. Ci attendiamo dal governo regionale un gesto di chiarezza sulla penosa vicenda.
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