In data 19 luglio 2010 la sede della Regione Sicilia di Catania ha ospitato l’incontro fra la Coordinatrice Regionale delle consigliere di parità Natalina Costa (a sinistra) , la delegazione dell’UGL Credito composta da Valeria Zangrì (al centro) , coordinatrice territoriale del Banco di Sicilia Unicredit Group di Catania e Filippo Virzì (a destra) Responsabile Ufficio Stampa Ugl Sicilia.
Il tema dell’incontro è stato il ruolo delle donne in seno al mondo del lavoro.Lo scambio di opinioni e di riflessioni sulle criticità e le difficoltà delle donne lavoratrici nel settore bancario, dimostra come sia possibile che donne e uomini possano confrontarsi sui problemi riguardanti le pari opportunità e le difficoltà delle donne nel doppio ruolo professionale e genitoriale.Sia la Dott.ssa Zangrì che la Dott.ssa Costa – affermano – la necessità di incrementare risorse per la maternità e la paternità sostenibile, riequilibrare la presenza femminile nei vertici aziendali e assicurare le pari opportunità di carriera.La Dott.ssa Zangrì - spiega – quello che viviamo è un momento di crisi generale, dovuta anche alle fusioni che hanno interessato il settore bancario. Tutto questo per la donna si traduce in termini di stress insostenibile, in cui la competizione fra colleghi incide negativamente. La donna bancaria deve investire tutte le sue energie, per esorcizzare l’infondato pregiudizio, che “una donna stressata dalla doppia presenza lavoro-casa e dal desiderio di carriera non riesce a raggiungere l’equilibrio professionale e genitoriale”. Orari senza limite, impegni senza preavviso e scarsa disponibilità alla mobilità geografica, precludono la realizzazione professionale, il così detto “tetto di cristallo”, restando escluse dai livelli gerarchici elevati. Ancora più arduo per le donne bancarie è continuare la formazione professionale, che i colleghi uomini (apparentemente) liberi dai vincoli familiari, riescono a completare perchè più propensi alla mobilità geografica.La Dott.ssa Costa interviene – confermando – che la mobilità per la formazione professionale non è compatibile per la donna, la consigliera di parità si pone in primo piano per sostenere le politiche attive del lavoro, comprese quelle della formazione per le donne.Si deve operare su più fronti se vogliamo raggiungere l’equilibrio, dal sostegno al lavoro di cura al superamento delle pratiche discriminatorie, compresa la divisione sessuale del lavoro.Le donne dell’UGL sono consapevoli della complessità delle problematiche di genere, e che qualsiasi proposta, azione o dibattito, non deve essere realizzata esclusivamente in un ottica di genere. Questi sono i presupposti per trovare l’equilibrio che permetterà di lasciare aperto il dialogo sull’uguaglianza e sulle pari opportunità, che fondano il loro principio sulla coesione degli uomini e delle donne liberi da ogni pregiudizio.E’ compito essenziale del Sindacato fare sì che la crescita professionale trovi sempre una posizione di partenza basata sulle pari opportunità.
Il tema dell’incontro è stato il ruolo delle donne in seno al mondo del lavoro.Lo scambio di opinioni e di riflessioni sulle criticità e le difficoltà delle donne lavoratrici nel settore bancario, dimostra come sia possibile che donne e uomini possano confrontarsi sui problemi riguardanti le pari opportunità e le difficoltà delle donne nel doppio ruolo professionale e genitoriale.Sia la Dott.ssa Zangrì che la Dott.ssa Costa – affermano – la necessità di incrementare risorse per la maternità e la paternità sostenibile, riequilibrare la presenza femminile nei vertici aziendali e assicurare le pari opportunità di carriera.La Dott.ssa Zangrì - spiega – quello che viviamo è un momento di crisi generale, dovuta anche alle fusioni che hanno interessato il settore bancario. Tutto questo per la donna si traduce in termini di stress insostenibile, in cui la competizione fra colleghi incide negativamente. La donna bancaria deve investire tutte le sue energie, per esorcizzare l’infondato pregiudizio, che “una donna stressata dalla doppia presenza lavoro-casa e dal desiderio di carriera non riesce a raggiungere l’equilibrio professionale e genitoriale”. Orari senza limite, impegni senza preavviso e scarsa disponibilità alla mobilità geografica, precludono la realizzazione professionale, il così detto “tetto di cristallo”, restando escluse dai livelli gerarchici elevati. Ancora più arduo per le donne bancarie è continuare la formazione professionale, che i colleghi uomini (apparentemente) liberi dai vincoli familiari, riescono a completare perchè più propensi alla mobilità geografica.La Dott.ssa Costa interviene – confermando – che la mobilità per la formazione professionale non è compatibile per la donna, la consigliera di parità si pone in primo piano per sostenere le politiche attive del lavoro, comprese quelle della formazione per le donne.Si deve operare su più fronti se vogliamo raggiungere l’equilibrio, dal sostegno al lavoro di cura al superamento delle pratiche discriminatorie, compresa la divisione sessuale del lavoro.Le donne dell’UGL sono consapevoli della complessità delle problematiche di genere, e che qualsiasi proposta, azione o dibattito, non deve essere realizzata esclusivamente in un ottica di genere. Questi sono i presupposti per trovare l’equilibrio che permetterà di lasciare aperto il dialogo sull’uguaglianza e sulle pari opportunità, che fondano il loro principio sulla coesione degli uomini e delle donne liberi da ogni pregiudizio.E’ compito essenziale del Sindacato fare sì che la crescita professionale trovi sempre una posizione di partenza basata sulle pari opportunità.
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