''Esprimiamo solidarieta' a tutto il personale della scuola che, a seguito dei tagli prodotti dallariforma, ha perso il posto di lavoro o e' ancora in attesa del rinnovo del contratto a tempo determinato''. Lo dichiara il segretario nazionale dell'Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo (nella foto a sinisra), evidenziando come ''questa situazione si ripercuote negativamente su tutto il territorio nazionale, soprattutto al sud, dove l'incremento delle classi a tempo pieno e l'aumentodei docenti di sostegno sono ancora insufficienti''. Per Mascolo ''i problemi della scuola italiana non possono essere risolti attraverso il decreto salva precari. Occorre invece individuare soluzioni strutturali, a partire da un pianodi investimenti pluriennali e dalla stabilizzazione del personale precario con immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti in organico di diritto''. Per Bartolo Pavone (nella foto a destra), Segretario Regionale dell'Ugl Scuola in Sicilia "il decreto salva-precari e i Progetti Regionali servono solo a dare 6 mesi di lavoro non stabile,non garantiscono i versamenti dei contributi previdenziali , stanno creando malumori tra i precari stessi, perche' non tutti rientrano nei parametri stabiliti dalla normativa, bisogna istituire, immediatamente, un tavolo tecnico con le istituzioni Regionale e Nazionali della P.I. ,con tutte le forze sindacali presenti nel territorio siciliano per discutere e risolvere in modo definitivo, tutte le difficolta' e anomalie che la Riforma Gelmini ha creato in Sicilia".
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