Giovanni Condorelli |
“Mettere in circolo i milioni di euro a disposizione delle attività produttive varando il Piano Industriale che non deve solo attrarre i fondi comunitari” è stata la dichiarazione del segretario regionale dell’Ugl Sicilia, Giovanni Condorelli, in merito alle nuove azioni di stabilizzazione del personale precario non soltanto di scuola e formazione né – tantomeno – soltanto regionale, ma esteso anche alle altissime cifre di lavoratori di Enti Locali, forestali e cassa integrati. Intanto, proroga degli Sportelli Multifunzionali e aggiornamento di quella Formazione Professionale il cui svecchiamento rischiava di diventare più una “leggenda metropolitana” che una vera presa di coscienza di una necessità, sono stati inoltre gli ambiti caldi su cui le organizzazioni sindacali, Ugl con Condorelli e Messina in prima linea si sono mosse. Necessità di azione dettata oltremodo dalle vicende che hanno messo in agitazione gli operatori del settore che hanno visto il pagamento dei propri stipendi slittare in là nel tempo e gli sportelli multifunzionali di orientamento, valutazione e monitoraggio, un tempo – neanche troppo lontano – presentati quale fiore all’occhiello dell’Assessorato alla Formazione, rischiare di naufragare verso un provvedimento che minacciava di vedere ulteriormente ribassarsi i livelli occupazionali.
L’approvazione del ddl 592/A sugli sportelli multifunzionali e sugli interventi formativi da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, sulla quale Condorelli aveva già ribadito la necessità di un “gesto coraggioso” da parte dello stesso Parlamento regionale e che ha previsto la proroga dei progetti al 30 settembre 2010 con l’ulteriore spesa di 16 milioni di euro è stata la prima delle azioni di un processo che sembra cominciare ad oliare dei meccanismi ormai arrugginiti.
La pubblicazione sulla GURS n. 40 del 10/09/2010, della legge 19 del 17 agosto 2010 “Norme in materia di sportelli multifunzionali. Interventi finanziari per corsi di formazione professionale” si configura poi come un ulteriore pezzo di quel puzzle i cui contorni sembra si stiano ulteriormente definendo in questo mese di ottobre che già agli inizi ha visto approvare la delibera n.350 contenente i principi ispiratori di un nuovo modello formativo siciliano. Con queste firme si è dato il via ad una riforma in via amministrativa i cui attori interessati saranno i 6.000 lavoratori di oltre 600 enti regionali ma che pare essere condivisa da Governo, Amministrazione regionale e Parti sociali.
Nonostante le “accuse” di Lelio Cusimano apparse pochi giorni addietro sul Giornale di Sicilia, in cui veniva rimproverato alla Regione di non aver saputo cogliere gli aspetti di best practices messe in campo dalla Regione Campania sul settore della F.P., ottimismo si legge nelle affermazioni dei rappresentanti sindacali che finalmente vedono mettere in moto un motore di cambiamento positivo verso l’accensione di un meccanismo di buone prassi specifiche per il territorio dell’Isola.
Il processo, ancora in divenire, individuerà i sentieri la cui prosecuzione sarà positiva e quelli la cui ridefinizione sarà invece necessaria.
Mariadonata Fricano
(Area di Staff)
(Area di Staff)
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