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(SICILIA) FORMAZIONE PROFESSIONALE VERSO LA RIFORMA

Che il sistema della formazione professionale necessiti di un restyling è cosa risaputa oramai da anni.

Molti lavoratori, che vantano una discreta anzianità, probabilmente non ci credono più. E’ certo però che, nonostante i proclami dei diversi governi regionali succeduti, sin dall’insediamento, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha tracciato un disegno politico riformatore che ha dato i propri frutti, intanto, con la riforma della sanità siciliana.

Il percorso riformatore, seppur pieno di insidie e scricchiolii, necessariamente dovrà compiersi se si pensa a settori come quello della formazione professionale e del mercato del mercato del lavoro non rispondenti alle innovazioni intervenute nell’ultimo ventennio.

Nonostante l’avvicendarsi degli Assessori regionali al lavoro, dei Dirigenti generali al ramo e degli effetti derivanti dall’entrata in vigore della legge regionale 19/2008, la direzione di marcia non è cambiata, mostrando, in tal modo, coerenza con gli impegni assunti attraverso il programma elettorale e con le parti sociali, firmatarie, a vario titolo, con Lombardo di un preciso protocollo d’intesa sulle linee da seguire per modernizzare la Sicilia.

Gli eventi dell’ultimo biennio hanno prodotto un documento d’intesa chiamato “Linee Guida per l’implementazione delle politiche per la formazione professionale in Sicilia che hanno sancito il cambio di rotta nella gestione della formazione professionale nella Regione Siciliana, seppur in alcune parti disatteso; ma ha pur sempre rappresentato un primo momento di sintesi tra Amministrazione e parti sociali. Con l’assunzione di responsabilità di un tecnico di fama nazionale, alla guida delle politiche dell’istruzione e formazione professionale in Sicilia, il prof. Mario Centorrino, il processo riformista è divenuto indifferibile, rafforzando la linea del Presidente Lombardo di riformare laddove necessario.

Le OO SS hanno giocato un ruolo strategico durante queste fasi delicate dal punto di vista istituzionale e sociale, mostrando chiarezza propositiva, unità e compattezza; dentro il dibattito, non scordiamolo, esistono realtà ove i lavoratori non trovano, ancor oggi, le garanzie dei diritti contrattuali e salariali.

L’attivazione dei cosiddetti “Tavoli Bilaterali” ha dato una spinta verso l’avvio di un tortuoso percorso riformatore sancito dall’approvazione in Giunta di Governo, lo scorso 4 ottobre, della delibera n.350 contenente i principi ispiratori di un nuovo modello formativo siciliano, condiviso da Governo, Amministrazione regionale e Parti sociali.

Nel contempo, l’Amministrazione, d’intesa con le parti sociali, sta producendo uno sforzo considerevole verso la quadratura dei conti del sistema, mettendo a nudo i bilanci di gran parte degli Enti formativi operanti ex L.r.24/76 in Sicilia al fine di riassestarne i conti.

Scopo delle riunioni è proprio quello di allineare gli Enti formativi verso una griglia di partenza che li porrà tutti sullo stesso piano rispetto alla’applicazione di “buone prassi” operative nella gestione dell’offerta formativa a partire dal 2011, anche attraverso l’erogazione delle integrazioni, frutto delle maggiori spese riconosciute e certificate dal Tavolo Bilaterale.

Ogni attore del sistema ha gestito le dinamiche rappresentando il proprio mondo di provenienza, pur tuttavia, sui grandi temi, l’intesa la si è sempre raggiunta.

I prossimi saranno giorni delicati per diverse ragioni: serve dare un assetto finanziario certo ai tre ambiti del sistema, Interventi Formativi, OIF e Servizi Formativi, occorre sottoscrivere un protocollo trilaterale per armonizzare gli effetti prodotti dall’avvio degli Avvisi 1 e 2 (Sportelli), serve avviare il progetto “Futuro Semplice” per meglio gestire gli esuberi del sistema formativo, serve sbloccare le graduatorie di cui alla Linea 2 dell’Avviso 12 per dotare gli Enti storici di una ulteriore dotazione finanziaria necessaria a riorganizzare la struttura del personale, serve dotare la Sicilia di un sistema incentivante per agevolare la fuoriuscita del personale in età pensionabile; nonché chiudere alcune partite importanti per il futuro di migliaia di lavoratori operanti presso diversi Enti storici, quali ENFAP, IAL-CISL ed altri, di cui sono in corso i Tavoli Bilaterali e che vedono interessato anche l’Ente CEFOP e per il quale sia le OO.SS. che il Governo regionale per voce di Presidente Lombardo e dell’Assessore Centorrino, hanno più volte mostrato sensibilità ad individuare le adeguate soluzioni al ripianamento dei conti; per cui è prevista, da giorni, una Conferenza dei Servizi per il 21 ottobre p.v..

Tutti argomenti più volte oggetto di confronto anche con il Presidente Lombardo che necessitano oggi, più che mai, di una definitiva attuazione con l’approntamento di quei meccanismi che ne garantiscano la razionalizzazione del sistema formativo siciliano.

Oggi il Governo quater dispone di una fiducia importante a Sala D’Ercole, per cui Lombardo saprà, con la collaborazione degli Assessori regionali Piraino e Centorrino, cogliere l’opportunità di intervenire, in sede assestamento di bilancio, per appostare le necessarie risorse finanziarie per garantire il pagamento dei salari a tutti gli operatori della formazione professionale ex art.4 della L.r.24/76, assunti al 31/12/2008, individuare una significativa somma a garanzia del funzionamento del Fondo di Garanzia per le eventuali gestioni di processi di mobilità, dare copertura al PROF 2011 (Interventi e quota OIF), e

sottoporre il contenuto della Delibera di Giunta n.350 del 04/10/2010 alla Commissione parlamentare di merito presso l’Assemblea Regionale Siciliana, argomenti per i quali il Presidente della Regione ha convocato le Parti sociali per il 21 ottobre p.v. alle ore 15,30 a Palazzo D’Orleans alla presenza degli Assessori regionali Piraino e Centorrino.

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