Luca Vecchio |
A seguito dell’odierno incontro sulla vicenda dell’indotto Fiat di Termini Imerese, tenutosi presso la sede della Presidenza di Palazzo d’Orleans, tra le OO.SS, Confindustria Palermo ed il Presidente del Comitato regionale per il lavoro, l’occupazione e le politiche sociali, Salvatore Ciaciolo, si è dibattuto sulle possibili soluzioni per scongiurare la chiusura delle attività collegate allo stabilimento Fiat.
Consideriamo positivo risultato dell’incontro di oggi avvenuto presso il Palazzo del Governo della Regione Siciliana, in quanto va nella direzione da noi auspicata, purchè dalle parole si passi realmente ai fatti è quanto dichiara Luca Vecchio - Segretario Regionale Metalmeccanici - al fine di evitare ulteriore ritardi nell’agenda di governo regionale che già da tempo sta procurando gravi danni ai lavoratori siciliani.
Nelle more che FIAT presenti il piano industriale continua Vecchio, riteniamo che l’istituzione di una “regia” composta da parti sociali ed istituzioni possa servire ad individuare misure e strategie non soltanto di sostegno al reddito dei lavoratori, ma anche di prospettive occupazionali.
Per Giovanni Condorelli Segretario Regionale UGL Sicilia, l’indotto FIAT di Termini Imerese sconta una scelta nordista ed anti nazionalista da parte dell’A.D.
Non servono scelte unilaterali per delineare il futuro del sito palermitano e salvare i posti di lavoro allo stabilimento di Termini, ma l’avvio di un processo di modernizzazione del sito che passi necessariamente da una mirata strategia del dialogo oltre gli steccati della concertazione.
Fare fronte unico - conclude Condorelli - fra tutte le OO.SS. di tutti i siti industriali italiani è essenziale al fine di ripristinare un dialogo alla pari con Marchionne.
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