Con la stabilizzazione dei 4.900 contrattisti regionali delle categorie A e B e con l’approvazione del ddl su proroghe e stabilizzazioni della platea dei contrattisti delle amministrazioni pubbliche siciliane, si potrebbe chiudere un capitolo importante di una vertenza durata venti anni.
Adesso per il governo regionale è giunto il momento di dare le risposte adeguate a tutti i dipendenti dell’amministrazione regionale e degli enti collegati onorando gli impegni presi già da troppo tempo a chiudere le vertenze rimaste inspiegabilmente aperte.
Risale al 24 giugno u.s. il protocollo d’intesa sottoscritto con l’assessore alla Funzione Pubblica con il quale, nonostante l’esiguità delle risorse, si intendeva sbloccare la trattativa per i rinnovi contrattuali scaduti, sia del comparto che dell’area dirigenziale, con i quali, oltre che rinnovare la parte economica, si devono trovare le soluzioni idonee per valorizzare le professionalità esistenti dentro l’amministrazione.
Da quella data, il governo regionale ha accumulato altro ritardo rinviando fino al 18 novembre u.s. l’informativa sulle direttive da far approvare in giunta per consentire all’Aran Sicilia di avviare la trattativa.
È passato un altro mese ed ancora la giunta di governo non si prende minimamente cura, oltre che di trovare l’accordo per la nomina dei dirigenti generali mancanti all’appello, di esaminare ed approvare la direttiva che riguarda i lavoratori della Regione.
L’assessore alla Funzione Pubblica dovrebbe interrogarsi sul suo ruolo dentro la giunta di governo in questa vicenda.
A questo punto, la pazienza che le organizzazioni sindacali hanno dimostrato in questi mesi, consapevoli della grave situazione finanziaria che sta attraversando la nostra Isola, ha, però, raggiunto il limite, e se si considera che a partire da lunedì prossimo l’Ars comincerà a discutere bilancio e finanziaria dove, tra le altre cose, in maniera inaccettabile è previsto che i contratti dei dipendenti regionali non si rinnoveranno per
i prossimi quattro anni e, senza alcun effettivo risparmio di spesa, che l’Aran Sicilia
sarà abolita, quel limite è stato abbondantemente superato.
Con queste premesse, non ci resta altro che proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti che trasformeremo in azioni di lotta adeguate, fino allo sciopero, se non otterremo nei prossimi giorni dal governo regionale le risposte che i lavoratori non hanno più alcuna intenzione di attendere a lungo.
LE SEGRETERIE REGIONALI
FUNZIONE PUBBLICA CGIL
CISL FP
UIL F.P.L.
COBAS
CODIR
S.A.DI.R.S.
UGL
SIAD
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