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FORMAZIONE PROFESSIONALE SICILIA APPELLO DI UGL SCUOLA: UNITÀ SINDACALE ... MEGLIO CHE DIVISIONE

Chiesta l’unità sindacale da Ugl Scuola nel corso dell’assemblea tenuta dalle sigle sindacali Uil, Cisl e Snal stamane a Palermo.
Nel corso dell’incontro si sono affrontate e trattate le problematiche della Formazione Professionale per le quali si dovrebbe avviare una stagione di protesta.
Tutti i responsabili sindacali si sono espressi favorevoli alla protesta. Le forze sindacali hanno fatto appello ai lavoratori di essere compatti e presenti nelle rivendicazioni, in modo da potere lanciare un messaggio più incisivo e determinato nei confronti dell'interlocutore istituzionale.
L‘Amministrazione Regionale, nonostante abbia avviato delle procedure ritenute valide per il riordino del sistema, ha disatteso totalmente gli impegni, condivisi in un primo momento anche con Ugl Scuola, ad erogare gli acconti per gli enti di formazione e destinati al personale, per cui i dipendenti sono rimasti da quattro a dodici mesi senza stipendio.
Ugl Scuola, avendo nei giorni scorsi lanciato il messaggio dello stato di agitazione prima e di protesta, attraverso una piattaforma unitaria con altre OO.SS., poi, è intervenuta al dibattitto facendo appello alla sensibilità delle OO.SS. ed ai lavoratori presenti, in modo da non dividersi su problematiche comuni e condivise da tutti gli operatori della Formazione Professionale.
Pertanto, nell'accorato appello della base dell'Ugl Scuola, si è concluso il brevissimo messaggio dei dirigenti di Ugl Scuola che hanno lanciato con forza l’accorato appello all‘unità sindacale.
I lavoratori dell'Ugl, che hanno preso questa iniziativa, sono stati materialmente e fisicamente aggrediti da alcuni rappresentanti sindacali della Cisl Scuola e dello Snals Confsal, impedendo che i colleghi potessero esplicitare il loro appello.
Nonostante il rispetto con il quale i rappresentanti della base Ugl Scuola si siano espressi, purtroppo si è registrata la volontà di ambienti sindacali di non volere l’unità sindacale ma semmai perseguire maniacali progetti o chissacché ruoli di prime donne o peggio ancora tentare di mettere a tacere chi esprime liberamente il proprio pensiero, nella certezza inequivocabile di agire esclusivamente in nome e per conto die lavoratori, massacrati da errate informazioni e da una insostenibile situazione retributiva.
Allo stesso modo si rappresenta che l'unico sindacato che ha ascoltato in silenzio e poi ha gradito l'appello è stata la Uil, che nella persona di Barone, ha capito che non c'era nessuna voglia di dividere ma piuttosto di unire.
Si riporta per intero il passo dle Segretario Generale della UIL sul tema tratto da www.98cento.it e pubblicato nel pomeriggio di oggi: …..Barone ha continuato: “Discutere di ammortizzatori sociali in questo momento ci sembra assolutamente sbagliato e non funzionale alla riforma. Comunque, riteniamo importante recuperare l’unità di tutte le sigle sindacali, su una proposta che abbia il massimo della trasparenza, e riprendere quanto concordato da tutti i sindacati con il governo della Regione l’anno scorso e non ancora realizzato”
Cosa si nasconde dietro l'arroganza di questo cartello sindacale? Perchè i lavoratori di Ugl Scuola devono tacere e non devono potersi esprimere? Perchè Ugl Scuola è stata esclusa dalla protesta, dopo avere sottoscritto la proclamazione dello stato di agitazione della categoria lo scorso 16 febbraio, documento di base su cui si sta avviando il ciclo delle manifestazioni?
Chi vuole che il sito dell'Ugl Scuola smetta di informare? Perchè i lavoratori di Ugl Scuola devono protestare in un momento ed una sede diversa dai colleghi aderenti ad altre sigle sindacali?
Perchè non riescono ad emergere le motivazioni volte ad unire ed a stare insieme piuttosto che quelle che ci dividono?
Non avendo noi le risposte, ma solo supposizioni di chi è esprime liberamente senza padroni di turno, denunciamo tali atteggiamenti ai colleghi ed ai lavoratori che invitiamo a dispetto degli ordini dei poteri forti a protestare liberamente il dissenso verso un Governo Regionale che ha abbandonato i lavoratori ad un destino di mortificazioni e di stenti.
Noi condanniamo questi atteggiamenti che vanno solo contro gli operatori da parte di chi ha gestito la Formazione Professionale ed ha ridotto gli operatori in questo stato.
Ugl Scuola non sottostà ad alcun tipo di diktat, forte dell’impegno certosino e quotidiano a sostegno dei lavoratori della formazione professionale, solo e soltanto al fianco di tutti coloro che chiedono la verità sul futuro della formazione professionale in Sicilia.
Ugl  Scuola non chiede che si demoliscano pezzi del sistema ma solamente che si individuino regole certe che tutte hanno il dovere di rispettare all’unisono.
Nonostante i ripetuti tentativi di osteggiare la voce di Ugl Scuola, la manifestazione del 1^ marzo a partire dall ore 10,30 è confermata ed estesa a tutti coloro che credono nella libertà di opinione ed espressione ed hanno a cuore il futuro del proprio posto di lavoro e la certezza dell’informazione.
Sulla vicenda è intervenuto Giovanni Condorelli – Segretario Regionale Ugl Sicilia – il quale, nel corso dell’odierna intervista rilasciata in occasione di un  FORUM del QdS – ha sottolineato la fallimentare gestione di Mario Centorrino, scelto come esperto/tecnico dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per dare quella marcia in più ad una stagione di riforma che ha però prodotto solo la degenerazione dei livelli occupazionali e l’esasperazione dei lavoratori del settore della formazione professionale e delle loro famiglie.

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