“I 70 lavoratori del cantiere navale di Trapani,, hanno deciso di proseguire nell'astensione dal lavoro a oltranza per protestare contro il mancato pagamento delle ultime tre mensilità, difficoltà in cui periodicamente l'azienda ha.messo di fronte i lavoratori e le loro famiglie. Ormai sono necessarie risposte concrete e rapide perchè la situazione non è più sostenibile”.
Lo dichiarano il segretario provinciale dell'UGL Metalmeccanici, Nicola Solina, Massimiliano Ritondo, della Rsa FIM CISL, Enrico Culcasi della Rsa FIOM CGIL e Antonio Anguzza della Rsa UILM UIL.
“Chiediamo l'autorevole intervento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo – aggiungono i sindacalisti – e dell'assessore al Lavoro, al tavolo di confronto che il prefetto di Trapani sta ponendo in essere. L'azienda, seppur in una crisi generale della cantieristica, ha sempre avuto commesse, anche pubbliche, e ha sempre trovato la massima disponibilità degli operai, che hanno effettuati turni straordinari anche il sabato e la domenica, nonostante i già passati ritardi nei pagamenti degli stipendi, a fronte delle necessità aziendali. Si tratta di una delle più importanti realtà imprenditoriali della provincia di Trapani – concludono - che con l'indotto dà occupazione a oltre 500 famiglie”.
“Chiediamo l'autorevole intervento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo – aggiungono i sindacalisti – e dell'assessore al Lavoro, al tavolo di confronto che il prefetto di Trapani sta ponendo in essere. L'azienda, seppur in una crisi generale della cantieristica, ha sempre avuto commesse, anche pubbliche, e ha sempre trovato la massima disponibilità degli operai, che hanno effettuati turni straordinari anche il sabato e la domenica, nonostante i già passati ritardi nei pagamenti degli stipendi, a fronte delle necessità aziendali. Si tratta di una delle più importanti realtà imprenditoriali della provincia di Trapani – concludono - che con l'indotto dà occupazione a oltre 500 famiglie”.
I lavoratori hanno dato vita da giovedì a un sit-in di protesta e sono in presidio permamente davanti ai cantieri. Anche quei dipendenti che l'azienda aveva messo in cassa integrazione sono al fianco dei colleghi.
I lavoratori - affermano i sindacati - stanno scioperando per rivendicare il rispetto di un fondamentale diritto. Auspichiamo che, nel più breve tempo possibile, l'azienda dia una risposta
concreta ai lavoratori.
concreta ai lavoratori.
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