Giovanni Condorelli |
Il monitoraggio sui fabbisogni occupazionali realizzato dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, rileva le dinamiche positive sui movimenti occupazionali del primo trimestre 2011.
Le rilevazioni registrano movimenti occupazionali di quasi 99mila lavoratori dipendenti, dei quali 26mila al Sud e Isole.
Una boccata d’ossigeno per la Sicilia e l’attuale situazione in cui versa il mercato del lavoro.
La riduzione occupazionale in Sicilia, registra un aumento costante; il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 38%, tenendo conto che sono esclusi dal dato i lavoratori del sommerso, gli invisibili del mercato del lavoro.
Altro fattore importante è il processo di ristrutturazione in atto nelle piccole e medie imprese dell’industria e dei servizi, attraverso l’integrazione di figure professionali qualificate.
“Ed è proprio in questa dimensione” spiega il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia Giovanni Condorelli - che si verifica il job mismatch, ovvero il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, per grandi gruppi professionali: dal personale impiegatizio alla cura della persona, dagli operai specializzati ai cuochi”.
“Sebbene - aggiunge Condorelli - l’indagine camerale dimostri una certa vitalità sul piano quantitativo della domanda di lavoro, dall’altro si registra la necessità di investire sulla qualità formazione, uno dei nodi cruciali in Sicilia, perché essa rappresenta una leva per rendere la forza lavoro pronta alle richieste del mercato. Pertanto, - conclude Condorelli - l’unica direttrice da seguire è di intervenire sulla riqualificazione professionale, creando delle sinergie tra le scuole, le università, gli enti di formazione e le imprese, per essere competitivi”.
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