LAVORO : CONDORELLI (UGL), OCCORRE RAGGIUNGERE L'EQUILIBRIO TRA FLESSIBILITÀ E STABILITÀ DEI LAVORATORI
Giovanni Condorelli |
“Le prospettive a breve termine nel mercato del lavoro, impongono l’applicazione di un’architettura contrattuale poggiata sulla flessibilità, elemento essenziale per le Pmi, che intendono investire nel capitale umano, per riagganciare la ripresa economica senza una jobless recovery, ovvero la ripresa senza lavoro”.
Lo afferma in una nota il Segretario Generale dell’ Ugl Sicilia Giovanni Condorelli. Secondo il sindacalista “per ottenere dei risultati servono degli strumenti normativi che non si prestano a forme di precarietà, già abbastanza radicata sul tessuto connettivo siciliano, sia la centralità del regime contrattuale di primo livello, che il contratto aziendale o territoriale e il nuovo corso delle relazioni industriali sono una risposta alle esigenze di imprese e lavoratori; alla stabilità si contrappone la mobilità, per cui sarà difficile ritornare ad un sistema rigido, sia sul piano occupazionale che sul piano sindacale”.
Questo processo chiarisce Condorelli “richiede una flessibilità a volte insostenibile, per riassorbire il bacino di disoccupati siciliani, diverso per età, genere e competenza sarebbe auspicabile l’applicazione dello staff leasing, strumento legato alla fornitura professionale di manodopera a tempo indeterminato, prevista dalla Legge Biagi, il quale fu abolito perché considerato massima espressione di precarizzazione, successivamente reintrodotto con la Finanziaria 2010, Legge 191/2009, lo ritiene applicabile per servizi di consulenza, assistenza, per costruzioni edilizie, nella gestione dei call center”.
Lo Staff Leasing precisa Condorelli “lega flessibilità datoriale (utilizzatore) e stabilità del lavoratore, assunto dall’Agenzia Interinale, garantendogli stabilità contrattuale e retributiva, fermo restando il presidio sindacale RSU, da tempo chiediamo un confronto con tutte le parti sociali, occorrono piattaforme contrattuali per l’emergenza nel comparto dell’edilizia e dei call center a rischio delocalizzazione.
“È fondamentale – conclude Condorelli - per ridurre fenomeni distorsivi del mercato del lavoro e il ricorso a sgravi fiscali che si traducono in disoccupazione, spendibili verso la formazione, la ricerca e l’innovazione”.
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