CONDORELLI (UGL): LA CONTROPARTITA DOPO LA CRISI: LA PROGETTUALITÀ E LA DIVERSIFICAZIONE INDUSTRIALE
Giovanni Condorelli |
La contropartita si gioca adesso su un cambiamento strutturale dell’economia regionale, alla quale spetta il maggior sforzo, auspicando maggiori investimenti delle PMI, e nel contempo ad un maggior potere d’acquisto delle famiglie.
Una nota di positività arriva dall’indagine annuale di Unioncamere e Medio Banca sulle Medie Imprese Italiane, presentata stamani a Roma; il registro camerale censisce 4.030 imprese che hanno retto l’urto della crisi: calo del fatturato - 16,3%, delle esportazioni – 18,4%, e del valore aggiunto – 9, 1%.
Mentre 240 imprese hanno cessato l’attività – spiega Condorelli – segno che un tasso elevato di oneri fiscali e la difficoltà per l’accesso al credito hanno fatto capitolare le imprese più piccole, ecco perché si deve intervenire strutturalmente sull’economia regionale.
Il cuore pulsante della nostra regione sono le piccole e le micro imprese che vanno tutelate, se si pensa che sia a livello regionale che nazionale, le Medie Imprese rappresentano la leva per far crescer il P.I.L.: infatti i dati dimostrano come il nord sia il traino per la maggior concentrazione industriale, mentre l’incremento industriale netto dal 1999 ad oggi per il sud e le isole registra un +34,7 %.
La nascita di nuove medie imprese comunque non è sufficiente come controbilancio –conclude il sindacalista- bisogna lavorare sulla progettualità da parte della politica e del sistema creditizio. Diversificare la produzione, guardare con maggior attenzione alla possibilità di investire sui mercati esteri, ed infine un management lontano dalla tradizionale direzione familiare , daranno la spinta necessaria per una maggiore dinamicità del sistema produttivo locale.
Commenti