Giovanni Condorelli |
Nella nuova dimensione delle relazioni sindacali è preminente un maggiore controllo sociale sul lavoro delle donne. Non solo più occupazione per le donne, ma concrete politiche a sostegno della maternità, nel pieno rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne.
Lo afferma – Giovanni Condorelli, Segretario Generale Ugl in Sicilia – dopo la firma del nuovo accordo per la conciliazione tra i tempi di cura e di lavoro, siglato dalle parti sociali e dal Ministro Sacconi.
Su base nazionale – continua Condorelli – le buone prassi prendono forme concrete, vista la debolezza strutturale dell’ occupazione di genere nel mercato del lavoro e nell’offerta dei servizi a sostegno della maternità.
La firma congiunta tra sindacati e Governo, è una risposta alle istanze di tipo contrattuale, sulla conciliazione tra i tempi di cura della famiglia e il lavoro, per una maggiore responsabilizzazione da parte dei governi regionali , provinciali e locali sul piano sociale, aumentando la rete di servizi pubblici a supporto delle famiglie.
Ma per favorire la conciliazione lavoro –famiglia, occorre una maggiore occupazione delle donne, introdurre la modulazione degli orari di lavoro attraverso i rapporti contrattuali territoriali o aziendali, infine la possibilità del congedo di paternità.
Nella fattispecie gli interventi su base regionale – conclude il sindacalista – devono riguardare le indennità di maternità non solo per le lavoratrici dipendenti, ma alle madri precari , autonome.
Incentivare attraverso il ricorso al micro-credito il lavoro autonomo, rendere più sensibili le aziende istituendo al loro interno asili nido, gestiti dalle stesse lavoratrici, attraverso le “Banche del tempo”.
Ecco perché è fondamentale una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro.
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