L’Unione Territoriale del Lavoro dell’Ugl di Siracusa lancia un grido d’allarme riguardante il territorio siracusano per la grave situazione economica e sociale ed il silenzio della Regione e della classe politica locale.
Un grido d’allarme che per l’Ugl , hanno dichiarato congiuntamente il Segretario Territoriale Antonio Galioto, insieme a Salvo Cappellani, responsabile organizzativo e Francesco Spada , responsabile amministrativo, “sfocerà nella manifestazione del 28 maggio a Palermo, dove verrà posto all’attenzione dell’opinione pubblica ed al governo regionale tutte le problematiche inerenti “ Per il lavoro che non c’è”.
Per Galioto “le notevoli ripercussioni economiche e sociali che la crisi riflette sul territorio provinciale e regionale, sono dovuta principalmente all’insensibilità manifesta di una classe politica, lontana dai cittadini e soprattutto dai lavoratori, che invece devono essere tutelati e garantiti nel proprio lavoro”.
Un esempio per tutti conclude il sindacalista “sul fronte dei trasporti Siracusa e provincia sta pagando il prezzo più alto come dimostra la recente presa di posizione dei vertici ferroviari con la soppressione di ben 7 treni, preannunziando così di fatto lo smantellamento totale dei servizi, c’è un precariato nel mondo della scuola, c’è una sanità carente e deficitaria in alcuni settori strategici, c’è una programmazione delle risorse produttive piuttosto scarse ed insufficienti, per i quali l’Ugl è chiamata a dare risposte esaurienti con un messaggio chiaro e forte in termini di ripresa e rilancio degli investimenti sulle attività produttive e sulle risorse economiche d’impresa del territorio”.
Un grido d’allarme che per l’Ugl , hanno dichiarato congiuntamente il Segretario Territoriale Antonio Galioto, insieme a Salvo Cappellani, responsabile organizzativo e Francesco Spada , responsabile amministrativo, “sfocerà nella manifestazione del 28 maggio a Palermo, dove verrà posto all’attenzione dell’opinione pubblica ed al governo regionale tutte le problematiche inerenti “ Per il lavoro che non c’è”.
Per Galioto “le notevoli ripercussioni economiche e sociali che la crisi riflette sul territorio provinciale e regionale, sono dovuta principalmente all’insensibilità manifesta di una classe politica, lontana dai cittadini e soprattutto dai lavoratori, che invece devono essere tutelati e garantiti nel proprio lavoro”.
Un esempio per tutti conclude il sindacalista “sul fronte dei trasporti Siracusa e provincia sta pagando il prezzo più alto come dimostra la recente presa di posizione dei vertici ferroviari con la soppressione di ben 7 treni, preannunziando così di fatto lo smantellamento totale dei servizi, c’è un precariato nel mondo della scuola, c’è una sanità carente e deficitaria in alcuni settori strategici, c’è una programmazione delle risorse produttive piuttosto scarse ed insufficienti, per i quali l’Ugl è chiamata a dare risposte esaurienti con un messaggio chiaro e forte in termini di ripresa e rilancio degli investimenti sulle attività produttive e sulle risorse economiche d’impresa del territorio”.
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