Catania 26/05/2011 |
Dagli studi di Confindustria (Area per il Mezzogiorno), - spiega Condorelli - sono emerse le criticità delle imprese siciliane durante il biennio della crisi economica, l’indagine dimostra che i paesi in fase di industrializzazione sono molto concorrenziali, questo è un fattore – rimarca il sindacalista - che spinge verso la delocalizzazione di una parte della produzione.
Secondo i dati rilevati per il Sud, - approfondisce Claudio Marchesini -questo fenomeno raggiunge un valore pari all’1,9% sebbene, si tratti di un dato ancora contenuto, la sua incidenza si traduce, in ogni caso, in perdite occupazionali rilevanti.
Per evitare di frammentare i distretti produttivi – conclude Condorelli - bisogna usare tutte le risorse provenienti dai Fondi Strutturali comunitari, investire in innovazione e ricerca, implementare le competenze del capitale umano, conquistare i mercati esteri pur mantenendo la base produttiva e l’occupazione in Sicilia.
Filippo Virzì
Marianna La Barbera
Filippo Virzì
Marianna La Barbera
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