Giovanni Condorelli |
Ugl Sicilia esprime apprezzamento e condivisione per le parole espresse dal Prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso in occasione delle celebrazioni per il 65esimo anniversario della proclamazione della Repubblica.
L’appello all’impegno di tutti, mettendo da parte chiacchiere, parole, inviti e appelli, per fronteggiare la crisi e l’emergenza sociale con “il fare” è un raggio di luce e speranza in una Sicilia piombata nell’immobilismo, commenta Giovanni Condorelli, Segretario regionale dell’Unione Generale del Lavoro.
Ugl Sicilia auspica, sottolinea il Segretario, che l’appello del Prefetto di Palermo possa rappresentare un monito che scuota tutte le forze impegnate nella società siciliana, dalla politica agli industriali, dalle OO.SS. alla burocrazia, per invertire la rotta e rialzare le sorti economico-sociali dell’Isola, attraverso un comune sforzo compiuto nella direzione di scelte profonde e condivise che riformino i meccanismi della spesa pubblica rinvigorendo l’iniziativa privata per superare l’emergenza del lavoro.
Un popolo senza lavoro è un popolo senza futuro, commentavamo non più di qualche settimana fa, -prosegue Condorelli - in merito al dramma sociale della formazione professionale, 8mila lavoratori a rischio licenziamento, emblema di una gestione paradossale e fuori dalle regole di condivisione allargata che ha provocato un caos dai risvolti ancora non definiti; un percorso riformatore che ha imboccato una direzione senza ritorno dalla quale sarà difficile uscirne se non con l’aiuto di tutti.
Basta con le divisioni, le barricate, con chiacchiere, fiumi di parole, buoni propositi e annunci, serve aprire una nuova stagione di dialogo improntata sulla concretezza, la Sicilia ha bisogno di risposte che non possono più tardare per arginare i processi di delocalizzazione di quelle poche industri oramai rimaste nell'Isola.
Diversi settori economici soffrono il mancato decisionismo, servono, pertanto, scelte coraggiose che riteniamo- precisa Condorelli - debbano passare dall’abbandono di una impostazione tecnocratica, che non ha prodotto risultati degni di essere ricordati, per puntare sul governo del sistema economico ed istituzionale ispirato alla gestione solidale della crisi per creare quelle opportunità di lavoro necessarie al raggiungimento di un diffuso ed accettabile benessere economico.
Le parole del Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, a margine della cerimonia per l'anniversario della proclamazione della Repubblica italiana, sulla moralizzazione e solidarietà nell’agire per la creazione di opportunità di futuro e lavoro, dovrebbero costituire il riferimento stabile per le coscienze di coloro che per responsabilità politica, economica e sociale, sono chiamati a sostenere un vero processo di cambiamento.
Non intendiamo sottrarci al nostro ruolo e per questo lanciamo il messaggio di riapertura al dialogo sociale e solidale – conclude Condorelli - mettendo da parte interessi e contrapposizioni, sfiducia e incomprensioni, per riscrivere un coerente e concreto progetto di rilancio dell’economia siciliana.
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