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FP: CENTORRINO….FACCIAMO, DICIAMO, RISOLVIAMO…… MENTRE ALBERT… BLA BLA BLA BLA….


Giuseppe Messina
Continui rintocchi vocali saccheggiano timpano e martello degli operatori del sistema formativo regionale, mentre due protagonisti si rincorrono nel primeggiare – tra il dire e il fare – in fandonie.
Da un primo bilancio dell’iniziativa del 18 giugno 2011 di Ugl Sicilia, che è andata in diretta “via streaming” in tutte le sedi formative della Sicilia, è questo il quadro emerso.
Monta sempre più l’avversione dei siciliani – precarizzati della formazione professionale – che oggi si esprime con il sentimento di forte avversione non solo culturale ma anche a pelle. L’idiosincrasia nel governo della formazione professionale è divenuta una costante in Sicilia da quando l’unione di due tecnici ha contribuito a creare condizioni di instabilità del sistema dell’offerta formativa, introducendo il concetto di precarizzazione di un mondo umano e professionale fino a quel momento risparmiato da un certo modo di fare politica. Atteggiamento che è emerso con veemenza nel corso dell’incontro dibattito che ha visto la partecipazione non solo dei dirigenti siciliani di Ugl Scuola ma anche di tanti presidenti di Enti Formativi, lavoratori ed addetti ai lavori. Esiste una stagione per ogni cosa, esistono uomini giusti al momento giusto, basta individuarli con criteri asettici da certi “interessi underground”. Crediamo che siano mature le condizioni per un cambiamento nella delega politica ed amministrativa al vertice del governo del sistema istruzione e formazione professionale in Sicilia. I segnali ci sono tutti e rafforzano il convincimento che non appartiene solamente a Ugl ma è condiviso – da settimane – da tantissimi attori istituzionali e di settore. I fatti degli ultimi giorni hanno contribuito a destabilizzare il sistema non solo per gli incerti contenuti ma anche per l’arruffato ed ambiguo percorso procedurale che è in aperta distonia con i principi di trasparenza e certezza dell’azione della P.A.
Ugl si chiede a cosa siano serviti fiumi di dichiarazioni e rassicurazioni se la mano sinistra non fa ciò che la mano destra ha stabilito? Ma ci si è resi conto che per strada si sono perse le buone intenzioni, le buone prassi, la buona formazione? Tutte parole che avrebbero dovuto garantire l’intrapresa di un nuovo modello di rilancio e sviluppo del sistema formativo e di orientamento siciliano fondato sul contenimento della spesa, sulla certezza delle regole, sulla equità di trattamento tra soggetti, il tutto forgiato da una concertazione sublimata da una condivisione “ a bocce ferme”, ripulita da interessi di parte e da clientele dell’ultima ora. Niente di tutto questo, solo parole, messaggi mediatici, bla bla bla.
Lo scenario che osservano intellettuali e uomini preposti al controllo non è rassicurante, manca il modello, manca la strategia, manca l’obiettivo che dovrebbe spingere verso una sanificazione del sistema; mentre i costi aumentano, le irregolarità prendono corpo in un terreno fertile come quello del CAOS. Parrebbe, per esempio, che siano stati esternalizzati diversi servizi da Via Ausonia buttando all’angolo la dirigenza regionale; e non pare che il popolo siciliano c’abbia guadagnato in efficienza ed efficacia; sono giustificabili i costi sostenuti dalla collettività?. Ed allora, è un diritto chiedersi il perché di queste scelte? E’ giusto denunciare se e quali risparmi si sono potuti registrare in questi mesi di presenza di TECNICI al comando della formazione?
Il rischio è che qualcuno abilitato al ruolo di moralizzatore immagini la “giungla della formazione professionale” tutta colorata con millearcobaleni e abitata dai Sasquatch.
Che qualcuno li svegli prima che sia troppo tardi!
Ugl prosegue la propria azione fondata sulla certezza del diritto, sulla legalità e sulla salvaguardia dell’unico patrimonio riconosciuto: i lavoratori.
La necessità di denunciare continuamente ciò che non va trova spunto e forza nelle continue proteste dei lavoratori sempre più esasperati da un sistema che è saltato e che ha intrapreso la direzione di una pericolosa involuzione. Non solo i lavoratori ingiustamente privati delle retribuzioni maturate (impiegati in Enti ammessi con riserva o con debiti verso l’A.A.), od anche quelli posti in mobilità prima della iscrizione delle regole di accesso al Fondo (art.1 comma 3° l.r.10/2001), ma anche i lavoratori destinatari di una parte del 50% di finanziamento erogato, sono in fibrillazione, in queste ore. A ragion veduta lamentano la mancata corresponsione da parte degli Enti di alcune mensilità. Altro fenomeno creato dai TECNICI è quello che la tardiva copertura al 100% del PROF 2011 ha provocata l’innesto di un perverso meccanismo secondo il quale con l’avvio solo a giugno delle attività formative, gli Enti non potranno chiedere l’ulteriore finanziamento se non dopo la maturazione del diritto che avverrà al compimento del 40% delle attività d’aula. E questo cosa c’entra con la qualità dell’offerta formativa sbandierata come obiettivo da Centorrino? Luglio ed agosto sono i mesi dove storicamente gli allievi pensano ad altro anziché andare in aula. Inoltre, taluni enti pare abbiamo ordinato al corpo docente di lavorare oltre le 36 ore settimanali previste dal CCNL effettuando più di 25 ore frontali. Ma non si era detto che l’Ente che non rispetta il CCNL-FP è da de finanziare??? Oppure il de finanziamento è una scelta prettamente politica? Ecco sono veramente tanti gli spunti per denunciare uno stato di abbandono ed illegalità in cui è precipitata la formazione professionale in Sicilia. Qualcuno si è spinto oltre azzardando che tutto va bene proprio perché l’obiettivo è che emerga un sistema che non funziona per chiuderlo e trasferire tutto sul FSE. UGL non ci sta a tutto questo gioco al massacro, ecco perché con forza chiede al Presidente della Regione Siciliana che gli operatori del sistema formativo regionale vengano messi al riparo della disoccupazione e precarizzazione con l’introduzione dell’ALBO UNICO regionale con capitolo dedicato. Per tornare all’atteggiamento del duo TECNICO, che si è caratterizzato in questi mesi da un uso esagerato delle parole, sembra attuale e calzante – secondo taluni - uno dei famosi aforismi di Ezra Pound:



                                                      Giuseppe Messina Esperto politiche formative 
                                                                        Responsabile regionale
                                                                       Dipartimento economico   UGL SICILIA


  

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