CONDORELLI (UGL): INDAGINE UNIONCAMERE , IN RIPRESA GLI ANDAMENTI OCCUPAZIONALI, SICILIA LONTANA DAI LIVELLI STABILI.
Giovanni Condorelli |
I movimenti occupazionali su base regionale previste dalle aziende interpellate nell’ambito dell’indagine , segnano due dati comunque positivi: saranno circa 8.100 le assunzioni che le imprese prevedono di effettuare , di cui il 67% riguarderà i contratti non stagionali, per i quali sarà richiesta una laurea o un diploma. Le figure professionali più richieste come cuochi, camerieri e professioni simili, risultano difficilmente reperibili per il 40% delle imprese. I principali settori dall’industria con l’84% e il terziario con il 66% stimoleranno la domanda interna di lavoro.
Le assunzioni nel terziario saranno inferiori a quelli dell’industria, anche se le attività del turismo dovrebbero offrire opportunità maggiori stimolando il lavoro stagionale - approfondisce Condorelli - tuttavia sembra che in generale, l’economia sia in crescita trainata dal settore manifatturiero grazie alla ripresa dell’export; ma la forza lavoro, come era prevedibile sia per gli effetti della CGI e del tasso elevato di disoccupazione, risulta essere in eccedenza. Il ricorso alla Cassa integrazione guadagni segna un dato positivo - 10,2%, rispetto la Mezzogiorno che raggiunge il +6,8%, in calo anche gli interventi ordinari e straordinari rispettivamente -23,4% e – 12,7%.
Spazio ai giovani : le imprese evidenziano un’ apertura verso i giovani under 30, prevedendo circa 3000 assunzioni, mentre i giovani oltre i 30 anni la quota arriva al 39%, questo indica la richiesta di profili professionali con esperienza. La quota per le donne è inferiore(17%), la maggior offerta è determinata dal turismo e dal settore dei servizi alle persone.
La prospettive emerse dallo studio camerale e sin qui analizzate rispecchiano una situazione asfittica – conclude il sindacalista - ancora una volta dobbiamo segnalare come le carenze nella formazione, il mancato sviluppo economico e l’elevato tasso di disoccupazione senza distinzione di età, genere e nazionalità sono i punti nodali da districare. Continua la marcata differenza tra la Sicilia e il resto d’Italia, per le variabili contrattuali, nei livelli di inquadramento e nella richiesta di personale a livello territoriale a dimostrazione del fatto che bisogna dare nuovi stimoli all’economia.
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