IMMIGRAZIONE – SINDACATI – SEI UGL “CITTADINANZA E INCLUSIONE PER VALORIZZARE APPORTO ECONOMICO E SOCIALE IMMIGRATI IN ITALIA"
Luciano Lagamba |
“La nostra è una società che si trasforma continuamente. Questo dato ci fa capire l’importanza dell’apporto economico, culturale e sociale che danno gli immigrati presenti nel nostro Paese.
Un dato, però, sul quale c’è poca attenzione da parte del Governo e della politica in generale”. Lo ha affermato il presidente nazionale del Sei Ugl, Luciano Lagamba, commentando i dati diffusi dall’Istat, che attestano un aumento del numero di cittadini stranieri residenti in Italia.
“Non c’è una reale agenda da parte del Governo in cui emerga la volontà di interessarsi attivamente del tema dell’inclusione sociale.
Purtroppo gli immigrati vengono sempre visti con la lente della criminalità, costretti come sono a vivere una realtà alla quale contribuiscono in termini di welfare e di casse previdenziali, ma in cui manca un’organica politica di accoglienza, riconoscimento ed inclusione”.
Riconoscimento ed inclusione sono le parole d’ordine della campagna “L’Italia sono anch’io”
“Il Sei Ugl – ha spiegato Lagamba - è tra le organizzazioni promotrici della campagna “L’Italia sono anch’io”: una raccolta firme su due leggi di iniziativa popolari concernenti la cittadinanza ed il diritto di voto e depositate lo scorso 2 settembre. Le due leggi puntano al raggiungimento del diritto di voto per i cittadini residenti nel nostro Paese alle elezioni locali e regionali ed alla riforma della legge sulla cittadinanza.
“Una campagna - conclude il Coordinatore Regionale in Sicilia del Sei Ugl, Filippo Virzì - che unisce 18 associazioni (dalle Acli alla Cgil) e attorno alla quale sta aumentando l’interesse pubblico, nella speranza che si possa ottenere una maggiore attenzione da parte della politica, per questo , ribadiamo la necessita' di costituire una cabina di regia sui fenomeni migratori, che promuova un percorso di dialogo condiviso fra istituzioni, parti sociali ed organizzazioni della società' civile e del mondo cattolico, per individuare interventi strutturali ed omogenei su tutto il territorio regionale e nazionale”.
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