La delocalizzazione potrebbe comportare la perdita di oltre 7 mila posti di lavoro in Sicilia. E' il segretario regionale delle Telecomunicazioni dell'Ugl, Daniele Ruisi, a lanciare l'allarme in merito a un fenomeno che ha iniziato a prendere piede nel 2008 e che ora rischia di dilagare "nella piu' totale indifferenza di politica e istituzioni". "I settori piu' colpiti sono quelli delle telecomunicazioni e del metalmeccanico, dove ci sono attivita' produttive e di servizi che hanno gia' cominciato da tempo un processo di delocalizzazione verso paesi dell'Est e dell'Estremo Oriente, dove il costo del lavoratore e' di gran lunga inferiore rispetto a quello italiano e quindi diventa particolarmente conveniente per l'imprenditore", spiega Ruisi in una conferenza stampa nella sede del sindacato a Palermo alla quale hanno preso parte anche il segretario dell'Unione Territoriale di Palermo Claudio Marchesini e il segretario provinciale delle Telecomunicazioni Antonio Vitti. Ungheria, Albania, Cina e Thailandia sono i Paesi dove alcune aziende italiane decidono di sbarcare garantendosi margini di risparmio non indifferenti a spese dei lavoratori ma anche, nel caso dei call-center, dei clienti. "In Italia - sottolinea Ruisi - c'e' la legge sulla privacy che tutela i nostri dati sensibili, che non sono solo anagrafici ma possono riguardare anche ad esempio le coordinate bancarie. All'estero, e specialmente in determinate nazioni, ammesso che le leggi ci siano, non sono cosi' certe come nel nostro Paese".
Livelli essenziali delle prestazioni. La Commissione Parlamentare per le questioni regionali incontra i sindacati
La Commissione parlamentare per le questioni regionali presieduta dal Presidente Francesco Silvestro ha incontrato presso la Prefettura di Palermo per l’undicesima tappa del ciclo di audizioni, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla determinazione e sull’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) concernenti i diritti civili e sociali i sindacati UGL e CGIL, CISL, UIL. Lo rende noto l’Ufficio Stampa dell’UGL Sicilia. “L’autonomia differenziata ha reso centrale la determinazione dei LEP spiegano i rappresentanti dell’UGL Sicilia Filippo Virzì e Claudio Marchesini – da un lato, i LEP forniscono un riferimento per la determinazione delle risorse da destinare alle Regioni che richiedono maggiore autonomia; dall’altro, garantiscono l’equità e l’unitarietà dell’intervento pubblico. Tuttavia, l’applicazione differenziata dei LEP a livello regionale potrebbe portare a differenti esiti finanziari rispetto a quelli determinati per le funzioni gestite a livello territoriale”. ...
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