Dopo un lungo calvario, il governo regionale caccia fuori i
primi stanziamenti – o tale sembrerebbe dalle indiscrezioni che circolano da
Palazzo dei Normanni.
Lo dichiara Messina in una nota a
margine della lunga giornata di confronto serrato tra governo regionale e
minoranza in Commissione bilancio all’ARS.
Sembrerebbero pronti 9 milioni
provenienti dalla rimodulazione fondi PARFAS per i quali serve urgentemente una
delibera della Giunta di Governo (che attendiamo) ai quali si aggiungerebbero
4,3 milioni di euro già disponibili, per un totale di 13,3 milioni di euro. Ciò
consentirebbe l’avvio dei 151-sti con copertura fino al 30 giugno p.v.
Questa mattina dopo un colloquio
informale tra i rappresentanti del governo regionale ed il Commissario dello
Stato per la Regione Sicilia, è stato riferito in Commissione bilancio che
sarebbe pronto un mutuo di 60 milioni per avviare i 101-sti con copertura fino
al 30 settembre p.v.
Dal primo di ottobre la copertura
sarebbe garantita con 49 milioni di euro rimodulati dal PSR (fondi
strutturali). Il SAB (antincendio boschivo), secondo quanto dichiarato dal
Comandante del Corpo forestale della Sicilia, Piero Tolomeo, partirebbe il 4
giugno con copertura fino ad ultimazione della stagione.
Per Ugl Agroalimentare non bastano
le parole e restano le perplessità -
dichiara Messina – l’impianto rappresentato appare precario; si aspettano
comunque nelle prossime ore gli atti consequenziali. La precarietà con la quale
si è affrontata la vicenda non merita alcun ulteriore commento, prosegue il
sindacalista, è da oltre 30 anni che questo servizio, indispensabile per la
salvaguardia del patrimonio boschivo ed ambientale della Sicilia, si
caratterizza per una programmazione delle attività ed un suo inizio. Oltre ad
una riconosciuta difficoltà di disponibilità di bilancio dovuta alla imperante
crisi - conclude Messina - emerge con clamore l’assenza di una programmazione,
necessaria proprio ad evitare di ritrovarsi impreparati di fronte alla stagione
estiva.
Attendiamo risposte certe e
definitive dal governo regionale e dalle periferie la certezza dell’avvio dei
lavoratori per sciogliere lo stato di agitazione.
Ugl Agroalimentare non si fida e
resta a fianco dei lavoratori per vigilare affinché la vicenda possa
normalizzarsi.
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