“Per far sì che il divario fra il Mezzogiorno
ed il resto d’Italia e d’Europa sia finalmente colmato in modo definitivo,
occorrono politiche strutturali a lungo termine per debellare la criminalità
organizzata e le mafie, che scoraggiano gli imprenditori ad investire al Sud”.
Lo dichiara il responsabile uscente
dell’Ugl Sicilia, Antonio Scolletta, alla vigilia del II Congresso regionale,
dal tema ‘La Sicilia che vogliamo’, che si terrà sabato 22 settembre presso
l’hotel Addaura di Palermo, a cui interverrà anche il segretario generale
dell’Ugl, Giovanni Centrella, e dal quale sarà eletto il nuovo segretario
regionale.
“La tutela della legalità comprende
anche il contrasto al lavoro irregolare, - spiega il sindacalista – che
penalizza i lavoratori, l’erario pubblico e le imprese oneste, danneggiate
dalla concorrenza sleale e che riguarda anche l’immigrazione clandestina, un
problema che la Sicilia si trova ad affrontare in prima linea con tutte le
conseguenze sociali che ciò comporta sia per i migranti che per i cittadini
stessi”.
“Per non parlare poi – aggiunge -
della gestione dell’ambiente: incendi dolosi, cementificazione, smaltimento dei
rifiuti sono settori su cui porre particolare attenzione al fine sia di
tutelare la salute della cittadinanza, sia di permettere alla Sicilia di
mantenere il proprio inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico che può
trasformarsi, se utilizzato nel modo migliore, anche mediante modernizzazione
degli impianti, potenziamento dei trasporti e diffusione dell’uso delle nuove
tecnologie, in una più efficiente e produttiva industria del turismo”.
Prima di cedere il testimone,
Scolletta precisa quanto sia “importante, per il Sindacato essere in grado di
affrontare la particolare situazione di crisi e di difficoltà vissuta dalla
Sicilia con energia e competenza, offrendo ai lavoratori, ai pensionati e a
tutte le persone che si rivolgono alla Ugl, la migliore assistenza e la
migliore rappresentanza possibile”.
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